Milano, 2 gennaio 2013 - «Niente male come augurio di buon anno!». Renzo Solaro, segretario della Federazione Italiana Trasportatori (Fedit) ricorre all’ironia per commentare l’aumento dei pedaggi autostradali, scattato ieri e deciso dal Governo su richiesta delle concessionarie. Un rincaro che scontenta tutti: i trasportatori, i pendolari e persino i 25 gestori autostradali, che tramite la loro associazione (Aiscat) annunciano le vie legali perché «gli adeguamenti sono insufficienti a coprire i 2.2 miliardi di euro spesi dalle società per ammodernare la rete». Quanto incidono, invece, questi aumenti sulle tasche degli automobilisti? Il Governo ha diversificato i ritocchi a seconda delle concessionarie. L’aumento medio è del 2.91%, ma associazioni di categoria e sindacati denunciano aumenti reali tra il 4 e il 5%.
 

La rete autostradale lombarda fa capo soprattutto a 5 gestori. Alla Spa «Milano-Serravalle» è stato concesso di aumentare le tariffe dell’1.16%, ad «Autostrade per l’Italia» del 3.47%, ad «Autostrade Centropadane» del 5.66%. Nessuna possibilità di rivedere le tariffe per «Satap», la concessionaria della «Milano-Torino» e per l’autostrada «Brescia-Verona-Vicenza-Padova». Frammentata la rete, frammentati i rincari. Meglio fare un po’ d’ordine. Oltre alle tangenziali milanesi, la «Milano-Serravalle» gestisce l’omonima tratta dell’autostrada (la A7) che porta a Genova.

Che cambia? «Sulla A7 il pedaggio per le auto e le moto resta invariato lungo il percorso Milano-Binasco» spiegano dalla Spa. Ma automobilisti e motociclisti pagheranno 10 centesimi più del 2012 se, partiti da Milano, percorreranno l’intera tratta fino a Serravalle Scrivia: «In questo caso il pedaggio è di 5.20 euro contro i 5.10 del 2012» fanno sapere sempre dalla Spa. «Sulle tangenziali milanesi — spiegano ancora dalla Milano-Serravalle — il pedaggio resta pressoché invariato a eccezione del rincaro di 10 centesimi alle barriere di Terrazzano e Sesto San Giovanni per le auto con roulotte e gli autoarticolati a 4 e 5 assi».

«Autostrade per l’Italia» gestisce, in Lombardia, la «Milano-Napoli» e l’«Autostrada dei Laghi». Nel secondo caso l’aumento medio è di 12 centesimi: per andare da Milano nord a a Como sud occorrono ora 3.7 euro contro i 3.58 del 2012. La rete di «Centropadane» si estende, infine, tra Lombardia (Brescia) ed Emilia Romagna (Piacenza). Il test sul pedaggio stavolta è a cura di Dario Balotta, presidende dell’Osservatorio «Onlit». «Sulla tratta Brescia centro-Piacenza sud il pedaggio è passato da 4.40 a 4.60 euro, sulla tratta Brescia centro-Brescia sud da 1 euro a 1.10 e sulla tratta Brescia centro-Cremona da 2.50 a 2.60 euro: rincari tra il 4 e il 4.5%».
 

giambattista.anastasio@ilgiorno.net