Milano, 30 dicembre 2012 - "Io sono convinto che con la Lega si troverà l’accordo’’: Silvio Berlusconi è tornato ad aprire al Carroccio parlando ai microfoni di Radio Lombardia. "Se non si trovasse l’accordo andrebbe male per noi e per la Lega - ha aggiunto - perché la Lega resterebbe un partito ininfluente e non potrebbe nemmeno portare a Roma le istanze dei suoi elettori". Berlusconi analizza anche le ricadute di questa scelta su più ampia scala: "Se andassimo separati - dice l'ex premier - saremmo dentro una competizione che ci obbligherebbe al contrasto. E questo non solo farebbe vincere la sinistra in Lombardia ma farebbe cadere in tempi non lunghi anche il Piemonte e il Veneto, più centinaia di giunte locali dove governiamo insieme da tempo con risultati eccellenti’’.


Sul ruolo di leader, il Cavaliere pare non avere dubbi: "Io mi presenterò come leader della coalizione di centrodestra, Monti come leader della coalizione di centro, Bersani per la sinistra e poi si vedrà. I partiti sceglieranno il presidente del Consiglio e della Repubblica. Io sono convinto che con la Lega si troverà l’accordo"


Silvio Berlusconi ha anche ripetuto di non capire perché l’ex sindaco Gabriele Albertini non si ritiri dalle regionali in Lombardia. "Albertini ha deciso questa sua candidatura senza averla concordata con noi e questa - ha ammesso l’ex premier con Radio Lombardia - è una cosa francamente che ha messo un ostacolo nell’accordo con la Lega perché la Lega dice "facciamo un accordo per la Lombardia" ma c'è questo terzo incomodo, che potrebbe funzionare da aiuto per la sinistra perché una parte del voto dei moderati andrebbe su Albertini. Quindi la nostra coalizione da maggioranza potrebbe diventare minoranza’’.
 

Berlusconi è convinto comunque che ci sia "il tempo per convincere gli elettori moderati che dando il voto ad Albertini darebbero il voto alla sinistra". "Non arrivo a capire la posizione di Albertini - ha aggiunto - perché ha davanti a séla certezza di una bocciatura. Non vedo perché non abbia il coraggio di ritirarsi e di pensare a un suo impegno per l’Italia facendosi eleggere al Senato, cosa che gli abbiamo ampiamente confermato e magari anche nel prossimo governo del Paese o magari nello stesso Senato potrebbe avere dei ruoli importanti".