Milano, 14 dicembre 2012 - Il suo ultimo post è una "denuncia morale" contro una serata in discoteca che avrebbe messo k.o. diversi studenti, anche minorenni. Dopo qualche giorno di ferie, Gossip girl è tornata. E si confessa per chat al Giorno. L’anonimo gruppo Facebook che da un mese sta facendo parlare di sé gli studenti del liceo scientifico Severi e del professionale Correnti si dice "stupita" di essere finita sui giornali, prevede nell’immediato futuro "la nascita di molti profili firmati Gossip" e racconta gli obiettivi del suo cammino "appena cominciato", tra fan e nemici. Nel suo mirino ci sono ora anche gli studenti dell’artistico Boccioni. Tra i tre istituti, 2mila potenziali contatti sul social network.

Partirei dall'ultimo post. Una "serata disastrosa" in discoteca. Alcuni ragazzini sarebbero stati male. La fonte del post?

"Un ragazzo mi ha chiesto di pubblicarlo perché è ingiusto andare in discoteca per divertirsi e uscirne in quelle condizioni. Ho voluto far sapere a tutti che è un locale non adatto per passare le serate, è una denuncia morale".

Come nasce Gossip girl Severi-Correnti?

"L'idea mi è venuta mentre andavo a scuola e stavo leggendo il giornale. Mi sono detta: "Sarebbe bello scrivere i gossip delle persone sul giornale, magari si prendono le informazioni tramite posta elettronica e poi si diffondono sul giornale". Poi ho pensato: "Perché non lo faccio di un istituto scolastico? Vediamo come la prendono gli studenti".

Cosa c’è di "bello"?

"E' bello vedere le persone scioccate quando scoprono di essere finita sulla bacheca di una sconosciuta. Vedere le loro espressioni incredule e curiose per come ho scoperto notizie su di loro è una cosa che non ha prezzo".

Se vedi le loro espressioni, significa che sei uno studente?

"E chi lo dice? Potrei essere anche una professoressa, bidella o addirittura il preside! Sono un mistero complesso".

Di solito parli al femminile, ma finora non hai lasciato trapelare nulla su chi sia Gossip Girl. Sei uno/a o siete in tanti?

"Non posso rischiare di dire la mia identità a qualcuno o di introdurre qualche amica/o. Perché da questo mese che sono in attività ho capito mai fidarsi delle persone. Nemmeno degli amici. Se qualcuno dovesse scoprirmi potrei dire addio alla mia vita. Verrei insultato a vita, ma non ho paura di questo perché so che la gente prima o poi dimentica".

E se tu fossi professore o bidello, perderesti anche il lavoro...

"Già ci manca solo questo. In questo momento di crisi sarebbe la ciliegina sulla torta".

Nessuno quindi sa chi sei nella realtà?

"No nessuno. Molti dicono che mi conosco ma se dovessimo chiedere ai ragazzi di dire chi sono uscirebbero tutti nomi diversi".

Ti svelerai mai?

"Un giorno potrei farlo".

Finora come hai raccolto le "notizie"?

"Sono gli studenti delle scuole che mi mandano le notizie sui loro compagni di classe, amici o conoscenti. Poi intervengo io per verificare quanto sono attendibile le informazioni".

Solo del Severi-Correnti?

"Una notizia è uscita sul Boccioni ma mi è stata subito cancellata a causa di alcune segnalazioni. Era una scommessa tra due ragazzi. Uno dei due doveva riuscire a corteggiare una ragazza".

Ho visto che negli ultimi giorni hai deciso di indicare solo il nome dei "protagonisti" delle tue rivelazioni, omettendo il cognome…

"L’ho fatto per aumentare la loro privacy, anch'io mi arrabbierei se qualcuno scrivesse cose su di me e quindi ho deciso di andare incontro ai ragazzi".

Anche tu ti arrabbieresti?

"Sì, ma non farei tutte quelle scene per negare l'evidenza. Comunque nessuno ha avuto il coraggio di fare quello che ho fatto io. Mi sarei congratulata se qualcuno avrebbe aperto il profilo prima di me".

Qual è l’obiettivo del tuo gruppo?

"Diciamo che sono la voce che parla sempre. Lo faccio per una certa fama che forse sparirà una volta che uscirò dalla scuola. Ma chissà, magari avrò informatori sparsi per tutte le scuole di milano che mi invieranno notizie sui loro compagni di scuola!"

Quattrocento amici in un mese non sono pochi.

"Ci sono tanti che apprezzano i miei scoop, ma naturalmente sono pochi protagonisti che apprezzano i miei gossip. Non sono pochi, ma ci sono molti inattivi, seguono le notizie e basta. Io ho fatto un profilo dove tutti possono comunicare con me e il mio obiettivo e quello di aumentare i ragazzi attivi. Se pensiamo che in queste 3 scuole ci sono più o meno 2000 studenti posso dire che il mio cammino è appena incominciato".

Cosa si prova a sentire parlare di sé a scuola?

"Si prova soddisfazione a stare in mezzo e a captare informazioni che potrebbero servirmi come scoop. Poi è davvero emozionante sentirli parlare di me. All'inizio quando ho aperto il profilo, i primi giorni, tutta la scuola parlava. Erano i giorni più rischiosi perché non era difficile scoprirmi: bastava vedere il mio sorriso ogni volta che l'argomento di discussione era "Gossip"".

Credi che troverai imitatori nelle altre scuole?

"Sicuro. Secondo me molti hanno pensato di fare questo profilo, ma non hanno avuto le palle. Finalmente qualcuno si è deciso di farlo. Prevedo nei prossimi mesi la nascita di molti profili firmati "Gossip". Ma cercherò di spazzare la concorrenza, non so come ma ci riuscirò".

Sul tuo profilo è indicata come data di nascita il 6 novembre 1970. Perché?

"6 novembre è la data in cui ho aperto il profilo e 1970 per non dare indizi sul mio anno di nascita".

Curiosamente non parli mai di docenti o bidelli. Saranno oggetto di gossip?

"Potrebbe essere troppo pericoloso. Come ho letto nei tuoi articoli ho capito che in un mese né i professori né il preside avevano sentito nulla fino a quel momento. Se dovessi parlare di professori attirerei troppo l'attenzione su di me. Sono ancora una principiante. E avrebbero potuto scoprirmi più facilmente".

I tuoi detrattori ti danno del "nerd". Ma ce l’hai una vita sociale?

"Non sanno che proprio io potrei essere la migliore amica di quelli che mi criticano. Non mi offendo della gente che mi insulta, perché se lo fanno allora hanno qualcosa da nascondere e non vogliono che lo scopra. Ma è solo questione di tempo".

Gossip girl è di destra o di sinistra?

"Io sto dalla mia parte, perchè è l'unica parte che conta. Tanto la destra e sinistra hanno solo il nome diverso ma lo slogan e lo stesso "RUBA AI POVERI PER DARE A RICCHI(IN QUESTO CASO I POLITICI"

Del ritorno in campo di Berlusconi cosa pensi?

"Non saprei cosa potrebbe cambiare ancora Berlusca. Speriamo di non scendere ancora ma di risalire un pochino. Secondo me non c'è un peggio, poi non dimentichiamoci che fra pochi anni ci sarà l'EXPO 2015 speriamo che ci aiuti un po' con l'economia. E poi se non sbaglio un anno prima o un anno dopo ci dovrebbe esserci la finale di Vhampions league sono sempre soldi che dovrebbe guadagnare lo stato non i politici".

Parlerai mai di politica sul tuo gruppo?

"Potrei, anche se come ho accennato prima non sto ne da una parte ne dall'altra".

di Luca Salvi