Milano, 12 dicembre 2012 -  Il giudice amministrativo si e' riservato di decidere in merito al ricorso presentato dal Codacons contro il Comune di Milano per ottenere l'estensione dell'attuale Area C bis a tutta la citta'

Il pronunciamento, dunque, arrivera' nei prossimi giorni, mentre nella prima udienza odierna si e' discusso sulla sospensiva chiesta dall'associazione e cioe' sui motivi d'urgenza alla base del ricorso. Per il Codacons, infatti, "la vigenza dell'atto impugnato, nelle more del giudizio, sarebbe idonea a cagionare ingenti danni alla cittadinanza delle zone diverse dall'Area C, attesa la possibilita' di circolare, senza restrizione alcuna, con la conseguente compressione del diritto alla salute dei soggetti residenti fuori dalla Cerchia dei Bastioni".  Per il Codacons si tratterebbe di un "pericolo di danno grave e irreparabile" per i cittadini che risiedono fuori dall'Area C; per questo, l'associazione di tutela dei consumatori, ha chiesto al tribunale amministrativo di annullare la delibera del provvedimento nella parte in cui prevede la limitazione del traffico solo in alcune aree della citta'.

La finalita', si legge nel ricorso, e' "per formulare un provvedimento che imponga il pagamento di un ticket di accesso in ogni area della citta', al fine di razionalizzare il traffico e, conseguentemente, ridurre i livelli
d'inquinamento in tutte le zone di Milano, in modo tale da tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini milanesi". La delibera del Comune, secondo il Codacons, sarebbe illegittima anche per disparita'
di trattamento dei cittadini milanesi.