Roma, 10 dicembre 2012 - Stop in Senato al decreto di riordino delle province, non sara’ convertito in legge. E’ quanto e’ emerso dalla seduta serale della commissione Affari costituzionali che e’ stata preceduta da una riunione ristretta con il presidente di commissione Carlo Vizzini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi e il sottosegretario Antonio Malaschini. La Commissione e il governo hanno preso atto dell’alto numero di emendamenti e subemendamenti presentati al dl e hanno deciso di interrompere l’iter a causa dell’impossibilita’ di approdare in aula domani pomeriggio, come previsto dal calendario.

La Lombardia si sarebbe dovuta ‘riorganizzare’ in sette province: Milano-Monza-Brianza; Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Pavia.