Milano, 26 novembre 2012 - “Apriamo il processo alla stampa, non abbiamo niente da nascondere”, questa la richiesta di molti degli imputati del maxi-processo “Infinito” che al centro ha le infiltrazioni della 'ndrangheta in Lombardia.

“Vogliamo maggiori garanzie. C'è scarso rispetto delle singole posizioni processuali e delle garanzie costituzionali” hanno accusato i detenuti dalle gabbie rivolte alla Corte e inoltre hanno minacciato di revocare il mandato ai loro legali,come facevano i brigatisti nei processi per terrorismo. Il processo vede imputate 110 persone, tutti condannati in primo grado con rito abbreviato, nel novembre 2011, a pene fino a 16 anni di carcere.