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Milano, 14 novembre 2012 - Milano scende in piazza. Con tre scioperi incrociati. Cgil, studenti, lavoratori del San Raffaele per la Giornata di mobilitazione europea e sciopero generale. La protesta ha avuto ripercussioni sulla circolazione, con disagi aggravati dalle astensioni dal lavoro anche nel settore dei trasporti, ad esempio dei treni.

DANNEGGIATI TORNELLI A CADORNA-  Danni per un valore stimato di 25 mila euro a cinque tornelli nella stazione di Milano Cadorna, provocati da giovani manifestanti intorno alle 9.30 di questa mattina. Il gruppo, partito da Saronno per recarsi a una manifestazione in corso in città, all’arrivo in stazione ha mandato in frantumi i vetri di un tornello e ne ha danneggiati altri quattro spruzzando una schiuma collosa che, indurendosi, li ha resi inutilizzabili. La notizia è stata diffusa da TreNord.

I varchi sono stati chiusi per i necessari interventi di manutenzione. I tornelli danneggiati sono quelli centrali e questo ha creato un rallentamento nelle operazioni di entrata e uscita dalla stazione. I tecnici sono al lavoro per ripristinare i danni subiti e per permettere di avere i varchi funzionanti per l’ora di maggior afflusso viaggiatori, che proprio oggi coinciderà con la ripresa del servizio dopo lo sciopero della CGIL.

 

SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA - Uno dei 2 tronconi del corteo degli studenti che stamattina ha sfilato a Milano si è scontrato in 2 occasioni con un cordone di agenti in tenuta anti sommossa in corso Magenta, a due passi dalla rappresentanza del Parlamento europeo a Milano. I ragazzi hanno tentato di sfondare il cordone ma sono stati respinti entrambe le volte dalla polizia. I ragazzi, schierati in formazione
a testuggine con scudi e caschi, hanno tentato due volte di sfondare il cordone di agenti che ha reagito caricandoli. Durante i due momenti di confronto dal corteo sono volati, in direzione delle forze dell'ordine, sassi, sampietrini, fumogeni e grossi petardi. Dopo il secondo tentativo di superare l'ostacolo che li frappone all'obiettivo, i ragazzi (principalmente dei collettivi universitari) sono indietreggiati, proseguendo il lancio di oggetti e petardi in direzione degli agenti. Il bilancio della Questura parla di 5 agenti contusi: un agente della Digos ferito ad una mano e quattro poliziotti del reparto mobile.

Violenti scontri all'interno dell'atrio della stazione di Porta Genova sono esplosi intorno alle 12.40 quando un gruppo di studenti al termine della manifestazione che ha attraversato il centro cittadino ha cercato di dirigersi ad occupare i binari. Sono intervenuti i carabinieri in assetto antisommossa che hanno cercato di bloccare i giovani, i quali gli hanno lanciato contro sassi, bottiglie, fumogeni e petardi. Dopo qualche minuto i carabinieri, hanno ricevuto dei rinforzi e sono riusciti ad allontanare i giovani. All'interno della stazione ci sono stati attimi di panico tra le persone in attesa dei treni. La situazione è poi lentamente ritornata alla calma. Anche in questo caso 5 agenti contusi. Per un totale di dieci.

 

VETRINE SPACCATE E RAGAZZO AGGREDITO - Alcuni studenti hanno danneggiato le vetrine del Punto Enel di via Broletto e della filiale Unicredit. Le vetrine sono state colpite, e mandate parzialmente in frantumi e verniciate con lo spray. Secondo alcuni testimoni presenti ai danneggiamenti del Punto Enel, un ragazzo di 17 anni è stato aggredito da alcuni coetanei pare a scopo di rapina, ed è stato salvato dall'intervento di due lavoratori sudamericani.

''Abbiamo visto quel ragazzino venire picchiato con dei pugni da alcuni altri giovani proprio durante i blitz contro le vetrate del Punto Enel - racconta uno dei due -. Siamo riusciti ad evitare che gli portassero via il portafogli e che non ci fossero conseguenze peggiori, ma poi abbiamo dovuto desistere perché dei manifestanti hanno cominciato a tirarci contro dei petardi''.

 

LETAME DAVANTI A DEUTSCHE BANK - Il gruppo di testa del corteo studentesco, mentre il secondo spezzone si scontrava con la polizia in corso Magenta, ha messo a segno altre tre azioni dimostrative lungo il percorso. La prima in una sede distaccata dell'Universita' Cattolica in via Carducci, dove i giovani hanno lanciato all'interno del cortile un potente petardo e appeso uno striscione all'ingresso con la scritta "Doveri per tutti privilegi per nessuno, il 50% delle scuole pubbliche inagibile e le private non pagano l'imu". Poco piu' avanti, in via Olona, hanno lanciato uova e lasciato scritte all'entrata della sede Abi all'incrocio con via De Amicis. In piazzale Cantore, infine, gli studenti hanno svuotato un paio di sacchi di letame davanti all'ingresso della filiale Deutsche Bank e lasciato alcune scritte sulle vetrate.

 

I CORTEI - In mattinata sono partiti i cortei dei lavoratori dell'ospedale San Raffaele, che hanno invaso Cascina Gobba in direzione piazzale Loreto (LE IMMAGINI) e il corteo della Cgil, da piazza Oberdan a Duomo. Alle 9.30 si è mosso anche quello degli studenti, da largo Cairoli a piazza Vetra, sui Navigli, nella zona sud della città I mezzi pubblici, al momento, soprattutto le linee della metropolitana, appaiono regolari anche se alcuni mezzi di superficie sono imbottigliati nel traffico. Il corteo si è sciolto poco dopo le 13.30.

 

"STAY CHOOSY" - Sono migliaia gli studenti che si sono ritrovati in largo Cairoli (LE IMMAGINI). Secondo quanto riferiscono i centri sociali su Twitter, sarebbero presenti circa 10mila persone. I tagli alla scuola e le manovre di austerità del governo Monti sono i principali bersagli dei manifesti. Uno, con scritto "Stay Choosy?!", fa riferimento alla polemica scoppiata dopo le parole del ministro del Lavoro Elsa Fornero. In piazza anche manifestanti per il diritto alla casa.

All'altezza di piazza Cordusio il corteo si è diviso in due tronconi. Quella che era la testa della manifestazione si dirige verso piazza Vetra, mentre l'altro gruppo è intenzionato a raggiungere la rappresentanza del Parlamento europeo in corso Magenta.

 

LUCCHETTI ALLA STATALE - Attimi di tensione si sono verificati questa mattina, a Milano, davanti all'Università Statale, dove alcuni ingressi erano stati chiusi con delle catene e dei lucchetti, che poi sono stati tolti. Lo ha comunicato la Questura, che ha mediato con i manifestanti che avevano effettuato il blocco per impedire al personale amministrativo di entrare nell'ateneo. I lucchetti sono rimasti chiusi dalle 7.30 fino alle 8.30, poi i rappresentanti delle organizzazioni studentesche che aderivano alla manifestazione si sono convinti a toglierli spontaneamente.

 

I PROF IN PIAZZA - Da Palestro a piazza Duomo "Per il lavoro e la solidarietà contro l'austerità": la parte milanese della manifestazione europea è partita stamani alle 9.30 ed è giunta a destinazione, in piazza Duomo, alle 11. Tra i numerosi partecipanti, varie categorie di lavoratori tra cui anche insegnanti (con studenti al seguito) con lo striscione quasi in testa al corteo: "Contro il governo dei professori che demolisce l'istruzione pubblica". In piazza Duomo la manifestazione si è conclusa con un comizio in cui interverranno alcuni rappresentanti di aziende, in crisi, un esodato e il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati.

Rosati ha aggiunto: "Ci ho fatto abitudine: in 7 anni ho visto solo uno sciopero unitario, a dicembre dello scorso anno. Mi spiace, mai come oggi avremmo avuto la necessità di presentarci uniti. Noi abbiamo provato fino a ultimo". In merito al corteo di stamani, Rosati ha parlato di "globalizzazione dei diritti" e ha ricordato che "è una protesta per l'Europa ma anche contro il governo di Monti che è un perfetto interprete delle politiche europee". "Di fronte ai sacrifici continuamente chiesti ai più deboli non ci sono risultati né occupazionali né di qualita' della vita o di parametri economici - ha aggiunto - la gente non ne può più e ha ragione".