Milano, 5 novembre 2012 - Manifestazione imprevista, stamani, dei lavoratori del San Raffaele, l'ospedale milanese al centro di una bufera giudiziaria, che hanno bloccato per circa un'ora un tratto della Tangenziale Est.

Secondo quanto riferito dalla questura, circa mille lavoratori, dopo essersi riuniti in un'assemblea, prevista all'esterno del complesso ospedaliero, hanno poi marciato fino alla Tangenziale. Il blocco e' cominciato alle
9.30, poi alle 10.10 e' stata liberata la carreggiata sud, e una ventina di minuti dopo quella nord.
I lavoratori ora sono rientrati nel piazzale dell'ospedale.

Il personale del comparto dell'Irccs fondato da don Luigi Verzè è in presidio permanente giorno e notte da giovedì scorso, dopo l'annuncio della procedura di licenziamento per 244 lavoratori. Il gesto di protesta contro i licenziamenti e le modifiche contrattuali non era stato preorganizzato, precisano i sindacati, ma è nato spontaneamente durante l'assemblea.

 

BALDUZZI: "RIAPRIRE TRATTATIVA" - Il ministro della salute Renato Balduzzi auspica un’apertura della trattativa tra la proprieta’ e i sindacati dell’ospedale San Raffaele di Milano, per evitare il licenziamento di 244 lavoratori. Il ministro ha spiegato  che il suo ‘’auspicio è sempre in questa direzione, fermo restando la legittimita’ delle scelte imprenditoriali e della riorganizzazione’’.  Parlando a margine di un incontro organizzato dal Pd lombardo sugli Irccs, Balduzzi ha detto che ‘’forse ci possono essere i margini perche’ questo patrimonio non vada perduto. Sto seguendo da vicino - continua - la situazione’’.

Pur trattandosi infatti di un istituto privato, ‘’la circostanza che il San Raffaele sia un Ircss - rileva - e che su di esso il ministero della Salute abbia potere di vigilanza e un’attenzione particolare, fa si’ che anche il ministero segua la vicenda’’.  Balduzzi ricorda infine che aveva ‘’auspicato che la trasformazione del San Raffaele fosse fatta - conclude - mantenendo il suo valore assistenziale e scientifico. Non posso entrare nel merito delle scelte imprenditoriali, ma se riuscissimo a mantenere l’eccellenza e il significato che l’ospedale ha nella vita milanese e non solo, sarebbe la cosa ottimale’’.

 

IL COMUNE: "SERVE ALTERNATIVA" -  ''Abbiamo ancora fiducia che si possa riaprire il confronto tra le parti al fine di evitare i licenziamenti attraverso una soluzione alternativa'': e' quanto sperano gli assessori del Comune di Milano alle Politiche per il Lavoro, Cristina Tajani, e alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. I due esponenti della Giunta Pisapia esprimono ''solidarieta' e vicinanza'' ai dipendenti del San Raffaele che saranno licenziati e ritengono che la crisi ''profonda'' dell'istituto ''non possa pesare unicamente sulle spalle delle famiglie''.  Per questo auspicano che ''le parti possano trovare una soluzione alternativa ai licenziamenti'' e rinnovano ''la richiesta spesso ignorata da Regione Lombardia di aprire un confronto ampio sullo sviluppo del sistema sanitario a Milano, a fronte di tagli drammatici annunciati su tutto il comparto e di un utilizzo delle risorse non sempre trasparente''. ''La crisi occupazionale che interessa i dipendenti dell'Ospedale San Raffaele e' preoccupante ed e' all'attenzione dell'amministrazione'', concludono i due, ricordando anche l'incontro avuto con una delegazione di lavoratori e la Civica Benemerenza assegnata dal Comune l'anno scorso ai dipendenti del nosocomio.