Milano, 23 ottobre 2012 - Al San Raffaele i tagli d’organico sono iniziati da tempo. Tra pensionati (non sostituiti), interinali non rinnovati e contratti a tempo determinato in scadenza nei primi mesi del 2013, i lavoratori già a casa sarebbero quasi duecento. Secondo una fonte interna all’ospedale, entro il 30 aprile 2013 si raggiungerà infatti quota 185 (dati aggiornati al 5 ottobre), al netto della procedura da 450 licenziamenti annunciata dall’amministratore delegato Nicola Bedin per ridurre i costi del personale.

Ecco i dettagli. Tra il primo luglio e il 30 settembre 2012, sono cessati 53 contratti a tempo indeterminato (pensione). A questi si aggiungono altri 19 lavoratori che hanno scelto di dare le dimissioni. Cioè lavoratori che hanno deciso (entro il 31 dicembre 2012) di lasciare volontariamente via Olgettina.

Capitolo precari. È noto che la spending review lanciata dal nuovo proprietario Giuseppe Rotelli prevede la mancata conferma dei lavoratori assunti con varie forme contrattuali a termine. Stando ai numeri a nostra disposizione, sono 62 gli interinali non confermati nel periodo 30 giugno-30 settembre 2012: stiamo parlando di 49 lavoratori nel settore sanitario e di altri 13 in ambito amministrativo. Poi ci sono i dipendenti i cui accordi con l’azienda sono scaduti o stanno per scadere nelle prossime settimane: in questo caso, il numero di lavoratori a rischio sono 51, di cui 41 tra i sanitari (tra il primo ottobre 2012 e il 31 gennaio 2013) e 10 tra gli amministrativi (tra il primo ottobre 2012 e il 30 aprile 2013). In tutto, fanno 185.

Statistiche ridimensionate dall’azienda: dai piani alti del San Raffaele fanno sapere che la cifra complessiva va ridotta a un terzo, quindi una sessantina di lavoratori; la stragrande maggioranza di questi, l’ulteriore precisazione, aveva contratti a termine. Intanto, in ospedale si continua a lavorare alla procedura per i licenziamenti collettivi: avvocati e consulenti sono impegnati da giorni a predisporre la documentazione necessaria per avviare l’iter burocratico. Domani, infine, sarà ancora sciopero per i tremila lavoratori del comparto: l’obiettivo della protesta è proprio il piano di tagli predisposto dall’ad Bedin. Si parte dalla spianata di via Olgettina, con direzione Pirellone.

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