Milano, 15 ottobre 2012 - "I consiglieri del Pdl mettono le dimissioni nelle mani del capogruppo con l’obiettivo di andare alle elezioni in Lombardia in tempi rapidissimi’’. E’ il contenuto di un documento approvato all'unanimità nel corso di un incontro tra il Gruppo consiliare del Pdl, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, e il coordinatore regionale lombardo Mario Mantovani.  "Il Pdl ha votato un documento molto chiaro, che condivido al 100%" ha commentato il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni.

Le dimissioni dei consiglieri regionali Pdl, ha poi spiegato Valentini al termine dell’incontro, si unirebbero a quelle già pronte del Pd, Idv e Sel e di Filippo Penati per il gruppo misto (27 in tutto), arrivando così al superamento delle 41 dimissioni necessarie a far decadere il consiglio. L’iter, ha precisato, si avvierà a partire da domani, ma diverra’ effettivo dal consiglio di settimana prossima. Nel documento si esprime inoltre la “totale condivisione delle posizioni del Pdl nazionale e regionale” e “si chiede con forza di approvare già nel consiglio di settimana prossima la modifica della legge elettorale e un provvedimento legislativo per il ridimensionamento dei costi della politica”. 

 

IL GOVERNATORE E LE ELEZIONI - Formigoni torna a tracciare il percorso che porterà alla nuova Regione Lombardia:  "Lavorerò perché il tempo per le elezioni sia il più breve possibile. E sarò certamente in campo". Sui tempi il presidente dice “tra 45-90 giorni, sto facendo le verifiche delle normative, ma lavoro perché” il voto sia il più ravvicinato possibile”.  Votare ad aprile come ha detto la Lega significherebbe una “campagna elettorale di 6 mesi, in un periodo difficile sarebbe devastante per la Lombardia” e “esalterebbe i problemi”. “Se la Lega conferma - prosegue il presidente - di non voler supportare la nuova giunta se ne assume la sua responsabilità". 

Formigoni nominerà nel giro ''di pochi giorni'' la nuova Giunta e chiederà alla Lega di indicare i propri assessori. Il presidente lo ha spiegato dopo una riunione al Pdl in viale Monza a Milano. ''Intendo nel giro di pochi giorni dar vita a una giunta che restera' in carica fino all'elezione del nuovo governo - ha spiegato -. Chiederò alla Lega di indicarmi i suoi assessori. Io ho condiviso il patto di giovedì e a quello resto fermo''.

"Nessuno in Italia deve dimenticare gli straordinari risultati della Regione Lombardia - dice Formigoni -. Intendo partecipare alla nuova campagna elettorale con un contributo in termine di proposte e progetti affinché la Lombardia possa continuare sulla strada del buon Governo". E sulle dichiarazioni dell'"accanimento terapeutico: concordato con Alfano. "I contatti con i vertici del Pdl sono stati continui, siamo sulla stessa linea". Sul caso Zambetti: "Non si anticipi la condanna: il ruolo di giudici non spetta ai giornali ma alla magistratura giudcante. Un presidente di Regione non ha gli strumenti investigativi della Magistratura ma deve tener conto che le voci che circolano possono essere calunnie e cose vere. Ho chiamato Zambetti, ma lui ha sempre negato. Non posso rimproverarmi nulla: non ho commesso reati e nulla di ciò che ho fatto è contro la legge".

 

SOLA (IDV) RINUNCIA A VITALIZIO - "La giunta regionale della Lombardia sta per dimettersi, travolta dall'ignominia. Bisogna aspettare qualche giorno, così i consiglieri avranno maturato il vitalizio e la politica, agli occhi dei cittadini non solo lombardi, avrà perso anche l'ultimo straccio di dignità. Noi dell'Italia dei Valori non ci stiamo. Il nostro consigliere Gabriele Sola ha deciso di anticipare le dimissioni senza aspettare di prendere quell'odioso vitalizio. Nel video chiede a tutti i consiglieri, individualmente, guardando non alla casacca ma al loro senso etico, di fare come lui. Se lo seguiranno, riscatteranno almeno in parte l'onore della politica. Altrimenti risaltera' solo la distanza morale tra loro e chi ha fatto la scelta opposta". E' quanto scrive il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sul suo blog dove e' stato pubblicato anche il videomessaggio in cui il consigliere regionale Idv, Gabriele Sola, annuncia le sue dimissioni prima della maturazione del vitalizio.

 

LA RUSSA: "UNICO CANDIDATO" - Un unico candidato di Pdl e Lega Nord alla presidenza della Regione Lombardia? "Ci auguriamo di averlo". A dirlo è il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito in viale Monza a Milano. Sulla possibile alleanza tra i due partiti alle prossime elezioni in regione Lombardia, La Russa ha concluso: "Non vedo perché se la Lega è d'accordo ad andare a voto ad aprile non lo sia ad esempio a gennaio".

COMI PRO-ALBERTINI - "La Regione Lombardia in questi anni di buon governo è diventata modello di eccellenza e motivo d'orgoglio per l'intero Paese. Il collega Albertini che ha saputo con grande equilibrio e competenza amministrare la città di Milano è il candidato ideale per il ruolo di governatore". Lo dice Lara Comi, europarlamentare Pdl.

I "SE" E "MA" DI SALVINI - "Vedremo se e con quanti uomini entrare per fare alcune cose in quei pochi mesi che rimangono: la riforma della legge elettorale per togliere il listino, per non avere altri casi Minetti, e legge di Bilancio". Lo ha detto il leader della Lega lombarda Matteo Salvini, al termine della riunione della segreteria politica della Lega. Comunque, "più che sui nomi stiamo ragionando sulle cose da fare".

MARTINA: "AL VOTO SUBITO" - "Ribadiamo un concetto solo: al voto subito in questa Regione". Lo ha dichiarato oggi il segretario lombardo del Pd, Maurizio Martina, nel corso di una conferenza stampa convocata dal suo partito questo pomeriggio al Pirellone. "Domani in consiglio regionale non possiamo parlare d'altro: ci dicano qual è il punto finale di questa storia", ha spiegato, precisando anche che "non accetteremo abbagli sulla legge elettorale, perché è da due anni che chiediamo alla commissione di discutere la riforma e da due anni ci rispondono picche. Ora - ha proseguito - scopriamo che Formigoni ha chiesto da tempo la riforma: la smetta di dire balle".