Milano, 10 ottobre 2012 - “Bisogna fare attenzione... con il mangiare”. È questa una delle minacce riportate dal gip Alessandro Santangelo nell’ordinanza di arresto per l’assessore regionale Domenico Zambetti, spiegando come il boss "Giuseppe D’Agostino abbia attuato nei rapporti con l’assessore Zambetti, che non aveva rispettato con puntualità gli impegni assunti nel patto di scambio preelettorale, una strategia intimidatoria tanto sottile quanto efficace”.

Secondo il gip, “particolarmente significativa del metodo sottilmente intimidatorio usato da D’Agostino” è una telefonata intercettata il 15 marzo 2011, quando il boss Eugenio Costantino sta incontrando l’assessore per lo scambio dell’ultima rata da 30mila euro per i voti delle cosche. D’Agostino si fa passare l’assessore e, usando “toni decisi e autorevoli nei quali è possibile scorgere una sottintesa quanto velata minaccia”, finge di interessarsi dello stato di salute del suo interlocutore e gli raccomanda: “Bisogna fare attenzione...” E aggiunge, dopo una lunga e significativa pausa: “Con il mangiare...”. Secondo il gip, “il tono di voce di Zambetti Domenico risulta chiaramente spaventato e rassegnato. Poi D’Agostino prosegue dicendo: ‘Ehh mi permetto di dirle solo... di ricordarle la faccenda della figlia... del nostro amico... ah’, riferendosi evidentemente alla questione relativa all’assunzione della figlia di Costantino Eugenio, che l’assessore Zambetti si era impegnato a fare”. Ovvero l’assunzione di Teresa Costantino all’Aler.