Milano, 6 ottobre 2012 - Quarant’anni dopo si può dire: «Avrei voluto Rivera in squadra». Parola di Sandro Mazzola, la bandiera nerazzurra per antonomasia: «Sarebbe stato ideale avere Gianni come compagno: era forte in tutto».Nemmeno lui era male. Così bravo da segnare dopo soli 13 secondi alla sua prima stracittadina, il 24 febbraio ’63 (finì 1-1): «Giornata indimenticabile».

Gol al debutto, mica male.
«Un sogno. Segnare a Ghezzi, poi, fu un’emozione particolare».

Perché?
«Quando ero la mascotte dell’Inter, negli anni ’50, mi sedevo sempre sulle sue gambe. Sulle gambe possenti di Giorgio Ghezzi detto «Il kamikaze», che ai tempi vestiva il nerazzurro. Per me era un idolo, un portiere insuperabile. Quando me lo ritrovai di fronte pensai: “Non riuscirò mai a fargli un gol”. E invece segnai dopo appena 13 secondi. In realtà, però, quello non fu il primo derby».

E quale allora?
«Lo giocai a 15 anni, con le Giovanili. Andò bene, anche perché il nostro allenatore ci diede una carica straordinaria».

Chi era?
«Il grande Giuseppe Meazza. Ci convocò prima del match per preparare la tattica, manco fossimo in prima squadra. Ci disse, fumando una delle sue Durban: “Sapete ragazzi, io ho una macchia nera nella mia carriera”. E noi, che lo consideravamo una leggenda, chiedemmo in coro: “Cosa?”. E lui: “Ho giocato sei mesi nel Milan. Ora voi dovete andare in campo e massacrarli”. Andò così».

Tanti bei ricordi. Ce n’è uno brutto?
«Sì, il mio ultimo derby, mi pare in una semifinale di Coppa Italia. Avrei voluto vincerlo a tutti i costi per onorare fino in fondo la maglia dell’Inter, e invece finì con una sconfitta».

Derby uguale tensione. Chi era il più nervoso nella grande Inter?
«Direi un po’ tutti, è sempre stata una gara speciale».

E mister Helenio Herrera?
«Anche lui ci teneva parecchio, ma sapeva interpretare le situazioni. Per dire, lui voleva che nel viaggio da Appiano Gentile a San Siro ci fosse silenzio assoluto in pullman. Invece, una volta, prima di un derby, sentì troppa tensione nell’aria e ci rimproverò: “Oh ragazzi, ma qui non scherza nessuno? Stiamo andando a giocare una partita, dai che li battiamo”».

Dall’altra parte c’era sempre un grande Milan: chi avrebbe tolto ai rossoneri?
«Gianni Rivera, senza dubbio: sarebbe stato ideale per la nostra squadra».

E uno che non avrebbe mai regalato agli avversari?
«Luis Suarez, altro fenomeno».

Suarez ha detto che domenica finisce 2-1 per l’Inter.
«Bene, concordo».

Forse, però, non ci sarà il tutto esaurito a San Siro.
«Sarebbe una cosa gravissima».

di Nicola Palma