Mialno, 5 ottobre 2012 - I legali di Silvio Berlusconi comunicheranno nella prossima udienza del processo Ruby, fissata il 19 ottobre, se l'ex premier si farà interrogare nel processo in cui è imputato per concussione e
favoreggiamento della prostituzione minorile.

 

TENSIONE PM E LEGALI DIFESA - Durante l'udienza di oggi, qualche momento di tensione si è registrato tra il pm Ilda Boccassini e gli avvocati del leader del Pdl, proprio a proposito del tema testimoni. La rappresentante della pubblica accusa ha ricordato che i legali di Berlusconi avevano promesso, prima della pausa estiva, che avrebbero depositato la loro lista dei testimoni definitiva, ma non l'hanno fatto. Invitati dal collegio dei giudici, presieduti da Giulia Turri, allora Niccolo' Ghedini e Piero Longo hanno presentato la lista dei testimoni per l'udienza del 19, una decina in tutto, fra i quali il cantante Mariano Apicella, il capo della scorta di Ruby e altri frequentatori delle feste ad Arcore.

 

SFILATA DI TESTI - Uno dei temi piu' caldi dell'udienza di oggi, è stato quello sui presunti rapporti tra Ruby e il Presidente egiziano, Hosni Mubarak. I legali dell'ex premier hanno citato una serie di testimoni tra cui l'ex ministro Giancarlo Galan, il portavoce dell'ex presidente del Consiglio Paolo Bonaiuti il consigliere diplomatico Bruno Archi e Valentino Valentini, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e l'interprete Mohamed Reda Hammad. Testimoni che dovranno rispondere alle domande relative al pranzo ufficiale offerto il 19 maggio 2010 da Berlusconi a Villa Madama, al quale era presente l'ex rais Hosni Moubarak e al quale il cavaliere avrebbe accennato di aver conosciuto una sua lontana parente e cioe' la giovane Ruby. Per oggi era atteso anche l'ex ministro Franco Frattini il quale ha fatto sapere che non potra' essere presente.

 

VALENTINI: "CONVINTI FOSSE NIPOTE MUBARCK" - Il primo testimone è stato  Valentino Valentini, l'ex consigliere per le relazioni internazionali per Palazzo Chigi, che ha ricordato come nel maggio 2010, mese prima del fermo di Ruby, si tenne un vertice bilaterale Italia-Egitto. "Durante il pranzo, in una fase piu' rilassata, Berlusconi disse a Mubarak di avere conosciuto una ragazza egiziana di una famiglia a lui vicina che si chiamava Ruby e ne nacque una conversazione piuttosto confusa. Mubarak chiese "Ruby, la famosa cantante?" e anche i menbri dell'entourage dicevano la loro".

Domanda il Pm, Ilda Boccassini: "Si parlo' di un grado di parentela?". "No, ma di una familiarita'". Valentini ha anche raccontato di quando, nel mese di giugno, durante un viaggio in Francia, Berlusconi venne raggiunto dalla notizia del fermo di Ruby. "Fu una mia iniziativa - spiega Valentini - quella di contattare la Questura di Milano per capire cosa stesse accadendo. Dissi a Berlusconi che se voleva potevamo intervenire. Lui mi disse: si', digli che c'e' una ragazza egiziana senza documenti, vedi se ti puoi informare". "Eravamo sull'aereo, il capo scorta chiamo' il capo di Gabinetto della Questura di Milano, Ostuni, e gli spiego' la situazione; a questo punto il Presidente fece segno di passargli il telefono".  "Il Presidente disse a Ostuini, che era stata fermata una ragazza egiziana innocua sprovvista di documenti e si offri' di mandare la consigliera regionale Minetti per aiutare l'identificazione e alla fine disse: mi risulta che potrebbe essere parente del Presidente egiziano Mubarak".

 

ARCHI: "MUBARAK INCURIOSITO" - Anche il diplomatico Bruno Archi era presente al pranzo con Mubarak e conferma che si parlo’ di Ruby.  Gli ha chiesto Ilda Boccassini: “Ci spiega meglio il contesto della frase di Berlusconi su Ruby, che non capiamo come possa avere suscitato l’interesse dei presenti?”. “Berlusconi - ha risposto - aveva chiesto a Mubarak se la ragazza facesse parte della sua cerchia familiare, fu questo a suscitare l’interesse”. “Cosa rispose Mubarak?”. “Rimase incuriosito, ma non capì bene la domanda, c’era molta confusione, eravamo a fine pasto e ci furono anche problemi di interpretariato. Mubarak non rispose ma gli altri iniziarono a interloquire dicendo che conoscevano una famosa cantante di nome Ruby”.

 

GALAN: "BERLUSCONI PARLO DI LEI A MUBARACK" - “Ricordo che il nome Ruby a un certo punto venne fatto”. Ad affermarlo e’ stato Giancarlo Galan, ex presidente del Veneto, sentito come testimone. A quell’epoca, Galan era ministro dell’Agricoltura. “Il pranzo duro’ tre ore, io ero seduto due posti a sinistra rispetto a Berlusconi. Non si tratto’ di una colazione particolarmente entusiasmante, parlava sempre Berlusconi, l’interprete traduceva e Mubarak non era molto brillante. Ricordo che il nome Ruby a un certo punto venne fatto. Onestamente - ha aggiunto - non prestai grande attenzione al dialogo, da quel che capii parlavano di una bella donna egiziana e l’idea che mi feci era che si trattasse di un’attrice o di una cantante”. 

Il pm Ilda Boccassini gli ha contestato un “palese contrasto” con la deposizione resa agli investigatori il 28 gennaio 2011 quando affermo’ che Mubarak indico’ Ruby come appartenente alla cerchia familiare del presidente egiziano. “L’idea che mi feci era che potesse essere o una parente, o piu’ probabilmente un’attrice o una cantante che frequentava quella cerchia - ribatte Galan -. Era Berlusconi che aveva introdotto quell’argomento e ho avuto l’impressione che Mubarak la conoscesse”. “Com’è che ricorda solo quello che disse Berlusconi e non la riposta di Mubarak?”, chiede Boccassini. “Ascoltavo con molta piu’ attenzione quello che diceva Berlusconi” e’ la risposta.

 

BONAIUTI: "SI PARLAVA DI UNA RAGAZZA ARABA" - "Ricordo semplicemente che si parlava di una ragazza araba, ero distratto perche' guardavo le mail sul mio cellulare e, siccome non prendeva bene, uscii da quella stanza e andai in un'altra". Lo ha affermato il portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti, sentito come teste, ricordando la sua partecipazione al vertice Italia - Egitto dove erano presenti l'ex premier e Mubarak. "Quando sono rientrato - ha aggiunto Bonaiuti, che partecipo' all'incontro nelle vesti di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - sentii che si parlava di una cantante".