Milano, 28 settembre 2012 - I sindacati dell'ospedale San Raffaele di Milano si dicono disponibili a un confronto costruttivo con la proprietà, ma solo dopo la consegna da parte dell'azienda della documentazione richiesta dalla Rsu. E' quanto si precisa nella risposta alla lettera di ieri dell'amministratore delegato, Nicola Bedin.

All'ultima chance lanciata dall'amministratore delegato, i sindacati replicano ricordando le loro tre condizioni: "Misure alternative a tutti i licenziamenti; misure temporanee e finalizzate al superamento delle eventuali contingenti difficolta' economiche; coinvolgere tutti i lavoratori in maniera progressiva rispetto al reddito".

Nella lettera di ieri pomeriggio ai sindacati Bedin scriveva che, nel caso in cui non venisse accettato il piano alternativo ai 450 tagli nel comparto, presentato dall'azienda per recuperare con urgenza 29 milioni di euro, "dovra' essere necessariamente avviata la procedura di riduzione di organico". Per questo, "prima di prendere definitivamente atto" del 'no' comunicato dalla Rsu il 25 settembre, "vi manifestiamo la disponibilità a un ultimo incontro per il giorno lunedì 1 ottobre o per il pomeriggio di martedì 2 ottobre".

Ed ecco il testo della risposta della Rsu all'Ad e alla direzione del personale, sottoscritta da Usi-Sanità, Usb, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Las e Fials. "La Rappresentanza sindacale - si legge - ribadisce quanto già affermato durante l'incontro di ieri in Prefettura per il tentativo obbligatorio di conciliazione, ovvero che è necessario, come già ampiamente richiesto, e preliminare ad un confronto costruttivo che l'Amministrazione fornisca esaustiva informativa sull'andamento economico aziendale, con specifica dei singoli mesi o altro periodo temporale, a partire dall'11 maggio e a tutt'oggi. Facciamo presente che a conclusione del citato incontro in Prefettura, il rappresentante del prefetto, riassumendo, ha chiesto alla vostra delegazione la disponibilita' a fornire questa informativa, al fine di riaprire un confronto costruttivo, ottenendone un rifiuto da parte vostra. Stupisce questa vostra resistenza a fornire tale informativa che potrebbe acclarare le difficolta' economiche da voi enunciate, senza specificarle ne' precisarle". 

"Inoltre - proseguono i sindacati - nel riconfermare la nostra disponibilità ad un confronto costruttivo, da realizzare solo successivamente alla consegna dell'informativa come da noi esplicitata, le eventuali misure da adottare dovranno rispondere ai criteri da noi enunciati nell'incontro del 6 settembre e da voi ritenute serie": appunto misure alternative a tutti i licenziamenti, temporanee ed equamente distribuite in base al reddito.

"Infine, ribadiamo con forza che la riduzione degli organici comporterà un abbassamento dei livelli qualitativi in maniera esponenziale rispetto al numero stesso dei licenziamenti, ritenendo non condivisibile e grave per le conseguenze la vostra affermazione su posizioni lavorative eccedentarie".

Il Gruppo Ospedaliero San Donato, in merito al taglio di posti di lavoro all'ospedale San Raffaele di Milano, ha specificato in una nota: ''La riduzione dell'organico di 450 unità non riguarda il personale medico, così come peraltro evidenziato nelle comunicazioni trasmesse alle Rsu e alle organizzazioni sindacali''