Milano, 27 settembre 2012 -Il San Raffaele targato Giuseppe Rotelli dà l’ultimatum ai sindacati. Dopo il ‘no’ delle sigle sindacali al piano alternativo, l’amministratore delegato, Nicola Bedin, ribadisce in una lettera che se il programma non passerà allora ‘’dovra’ essere necessariamente avviata la procedura di riduzione di organico’’.

L'Ad offre un’ultima chance: "Prima di prendere definitivamente atto della vostra posizione”, ossia del ‘no’ ufficializzato martedì dai sindacati alla proposta dell’azienda, “e di avviare la predetta procedura di riduzione del personale, vi manifestiamo la disponibilità ad un ultimo incontro per il giorno lunedi’ 1 ottobre o per il pomeriggio di martedi’ 2 ottobre”.

SI AVVICINA LO SCIOPERO - I lavoratori dell'ospedale San Raffaele di Milano sono un passo più vicini allo sciopero. Il tentativo di conciliazione fra sindacati e azienda, che si è svolto oggi in Prefettura, è fallito e quindi la Rsu conferma: "Siamo pronti allo sciopero, che sarà organizzato rispettando i termini di legge".

''Riteniamo il tentativo di conciliazione fallito - spiega Angelo Mulè, coordinatore Rsu - perché l'azienda continua a rifiutare di darci l'informativa che le avevamo chiesto sul business plan e i dati sull'andamento economico dell'ospedale. E non ce li danno perché non li hanno. Ma allora, come fanno a dire che in pochi mesi si é creato un buco di bilancio di alcuni milioni, se non hanno i dati?''.

 L'azienda, rappresentata dai due direttori del personale, Antonio Limardi e Giuseppe Tredicino, i consulenti del lavoro e gli avvocati, ''ha ribadito che la sua proposta è quella che ci ha presentato con la lettera inviataci la scorsa settimana - aggiunge Margherita Napoletano, delegata Rsu - ma a questo punto per noi non ci sono le condizioni per continuare il tavolo''. Il che significa che si va verso lo sciopero dei lavoratori del comparto, quelli a rischio di licenziamento o riduzioni salariali.

''Martedì 2 ottobre - continua Napoletano - ci sarà l'assemblea generale dei lavoratori, che deciderà se darci il mandato per andare avanti con lo sciopero e l'eventuale data. Certo, fino a quella data l'azienda avrebbe tempo di ripensarci e darci le informazioni che chiediamo''. Se i sindacati le ricevessero, ''saremmo pronti a ripensarci e non fare piu' lo sciopero - conclude Mulé - In questi giorni intanto proseguiremo con il volantinaggio in ospedale per spiegare la situazione''.