Milano, 24 settembre 2012 - Il primo sfogo riguarda lettere pazze contenenti richieste di pagamento a chi è in regola con le rate dell’affitto. A ruota libera si passa a denunciare la «manutenzione carente» che comprende citofoni rotti e macerie abbandonate in cortile. Siamo in via Bruzzesi, al Giambellino, nei palazzoni Aler 16 e 18. Decine di inquilini hanno chiesto aiuto al consigliere regionale Davide Boni (Lega) e al capogruppo Pdl in Comune Carlo Masseroli.

«Sono arrivate lettere a pioggia – attacca Matteo Latino – per un errore del sistema informatico. Molti si sono allarmati e hanno chiesto spiegazioni». In mano regge un foglio, spedito a un’abitante. Oggetto: recupero crediti-messa in mora, da pagare ci sono 630 euro. Ma la pratica è stata annullata con un tratto di penna «per situazione contabile regolare». Così è successo a tanti altri. «Questi avvisi sono arrivati da luglio e c’è gente che si è ritrovata con 11mila euro da versare. Ora gli invii sono stati bloccati, però a rimetterci sono sempre gli inquilini che aspettano lavori importanti», aggiunge Silvia Da Vite, portavoce del network «Giovani frontiera Milano».

Al civico 16 i citofoni sono rotti e al 18 una pulsantiera fischia giorno e notte. Dall’altra parte spunta una voragine con macerie. Non solo. «Abbiamo cavi scoperti, amianto e infiltrazioni», segnala la gente. Per Anna Di Scipio, presidente dell’associazione Consiglieri di strada, le lettere sono acqua passata: «Bisogna pensare piuttosto a tutto quello che ancora non funziona». Gli uffici Aler fanno sapere di non aver riscontrato un’emergenza sulla bollettazione in un quartiere intero. «Siamo disponibili in ogni caso a incontrare i singoli inquilini».

Quanto alle manutenzioni, il consigliere di zona Giovanni Esposito (Pdl) sottolinea che è c’è stato un tavolo tecnico con il direttore generale Aler Domenico Ippolito. E oggi si faranno sentire Boni e Masseroli: «Esorteremo Aler – afferma Boni – a sistemare i citofoni e il buco in cortile».

di Marianna Vazzana