Milano, 19 settembre 2012 - La sentenza con cui la Cassazione ha disposto un nuovo processo in appello per gli ex vertici del Sismi Nicolò Pollari e Marco Mancini secondo Armando Spataro, che insieme al collega Ferdinando Pomarici coordinò le indagini sul sequestro di Abu Omar, è una conferma non solo "della verità storica" così come è emersa nell'inchiesta milanese, ma anche del fatto che "il segreto di stato non può costituire una causa di impunità". Spataro ha definito il provvedimento "importante e confortante". 

"La sentenza della Cassazione è importante e confortante", ha commentato Spataro che ai tempi dell'inchiesta sul rapimento di Abu Omar era capo dell' antiterrorismo milanese. Importante e confortante perché "intanto la verità storica dei fatti, come ricostruita nell'inchiesta milanese, è definitivamente accertata. Poi, - ha aggiunto Spataro - la circostanza che la Suprema Corte abbia accolto il ricorso del procuratore generale Piero De Petris, conferma che il segreto di stato non può costituire una causa di impunità generale e che i giudici possono valutare, caso per caso, quali sono le prove utilizzabili".

"A questo punto - ha concluso Spataro - non si può che aspettare la motivazione della sentenza e sperare in un sollecito nuovo processo della Corte d'Appello di Milano".