di Rossella Minotti

Milano, 13 settembre 2012 - È arrivato l'agognato stop al parcheggio di piazza Bernini. Ma cosa sarà ora della deliziosa rotonda che da troppi mesi è devastata, prima da un cantiere inutile ora da incomprensibili reti e deviazioni di viabilità?

In realtà se volesse il Comune avrebbe un bel progetto già pronto. È stato confezionato dagli studenti del Politecnico e fortemente voluto dal precedente consiglio di zona 3. In particolare Benedetta Borsani, allora presidente della Commissione Ambiente parchi e giardini, candidata alle ultime comunali col Pdl, fu la principale promotrice della mozione urgente che proponeva il progetto «Giardini tascabili a Milano - Zona 3 - progetti per cinque aree», già oggetto di un convegno.

L'idea di giardino tascabile, «un'oasi di verde nella città densa», si propone come un intervento che interessa superfici modeste a fronte di investimenti economici non eccessivamente onerosi. Uno strumento di «riqualificazione urbana diffusa» capace di cambiare l'aspetto della città e di aree che, benché attualmente già sistemate a verde, risultano scarsamente fruibili e fruite rispetto alle loro potenzialità urbane.

La delibera è rimasta agli atti dell'ultimo consiglio di zona della precedente legislatura. «Mi piacerebbe - dice la Borsani - che il progetto venisse preso in considerazione, anche in un'ottica di continuità per la città. È stato realizzato con i ragazzi Politecnico, e concepito anche come progetto educativo. Era stato approvato all'unanimità e mi piacerebbe informarne l'assessore Lucia Castellano. Sarebbe bello ci fosse almeno un dibattito, per non buttare via tutto il lavoro fatto dagli studenti».

Venticinque i progetti pensati per cinque aree. Oltre alla riqualificazione di piazza Bernini, viene proposto al Comune anche un ripensamento di piazza Oberdan, di viale Regina Giovanna, e una valutazione sulla viabilità di piazza 8 novembre. Anche l'area verde affacciata su via Edoardo Bassini potrebbe trasformarsi, magari con la pedonalizzazione di un tratto della via Bassini nella parte in continuità con via Alfonso Corti. E in vista dell'Expo, i ragazzi propongono altri 15 giardini tascabili, da realizzare nelle nove zone della città.