Milano, 11 settembre 2012 - L'imprenditore Massimiliano Spelta aveva in casa 47 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata ieri sera e la conferma che si tratta di cocaina è appena arrivata. Proseguono le indagini della Squadra Mobile sulla morte dell'uomo, 43 anni mantovano ma residente in via Mecenate, e la moglie dominicana Carolina Ortiz Pajano, 21, uccisi lunedì sera in via Muratori. Gli investigatori stanno scavando nella vita delle due vittime, entrambe incensurate, per fare luce sul movente di quella che è stata descritta come una vera e propria esecuzione.

 

LA SPARATORIA - Il killer ha sparato prima alla donna. Questa la ricostruzione degli investigatori della Squadra Mobile, impegnati da ieri a chiarire la dinamica di quanto accaduto in via Muratori. Il killer, sceso dallo scooter guidato dal complice, casco integrale e pistola in pugno, avrebbe puntato prima la donna, raggiunta da un paio di proiettili mentre provava a fuggire in via Vasari. Poi l'assassino si è rivolto al 43enne, che scappava in direzione opposta verso via Botta, scaricando i restanti colpi, di cui almeno tre andati a segno alla schiena e alla testa. Complessivamente sono stati esplosi 5 o 6 colpi, calibro 22 o 44. Sarebbe un revolver l'arma che ha ucciso le due vittime, poichè  queste armi hanno al massimo 6 colpi. Se davvero la Payano e' stata uccisa per prima, non e' detto che fosse l'obiettivo principale del commando. Gli investigatori ritengono che possa essersi trattato anche solo di una scelta del tutto casuale. Sarà la perizia balistica a dare risposte più certe.

In base a questa prima ricostruzione, dunque, emergerebbe che entrambi i coniugi fossero nel mirino del killer e non il solo Spelta. Sul posto, a una decina di metri di distanza, e' stata rinvenuta la Bmw verde petrolio, interni chiari e seggiolino per la bambina, di proprieta' dell'imprenditore. Non e' ancora chiaro per quale motivo la coppia si trovasse in via Muratori e nemmeno se i due avessero appena parcheggiato o se stessero ritornando alla macchina. Miracolosamente illesa la piccola figlia, un anno e mezzo, che ha riportato soltanto qualche lieve ferita dopo essere caduta dalle braccia della madre nel tentativo di scappare. La piccola è stata affidata alla sorella di Massimiliano Spelta, dopo essere stata dimessa dall'ospedale.

 

LE INDAGINI - Sulle ipotesi, gli investigatori restano ancora molto cauti: il profilo di entrambe le vittime, incensurate, non lascerebbe pensare a regolamenti di conti nell’ambito della criminalità organizzata. Si indaga sull’attuale lavoro dell’uomo che aveva chiuso la sua attività di commerciante di integratori alimentari nei mesi scorsi. Ma la scoperta della cocaina in casa apre un'altra ipotesi di indagine e cioè che l'esecuzione possa anche essere legata al mondo della droga. Ipotesi che si aggiunge alle altre al vaglio degli inquirenti, tra cui quella collegata alla questione della liquidazione dell'azienda farmaceutica di Spelta. Si stanno scandagliando la vita e le abitudini della coppia alla ricerca di un movente.  Il pm Elio Ramondini, titolare delle indagini ha disposto l'autopsia delle vittime, che si terrà in tempi rapidi. 

''Sull'omicidio di via Muratori si sta delineando la pista di una criminalita' organizzata con interessi molto forti in città che sta cercando di dettare legge. Per questo abbiamo chiesto al Prefetto di fare tutto il possibile perché Milano rimanga una città che non dà spazio alla criminalita' organizzata, soprattutto quella di stampo mafioso''. Così l'assessore alla sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli, intervistato da Radio Popolare a proposito del duplice omicidio di ieri sera in via Muratori a Milano. "E' stato un omicidio fatto da professionisti, mirato, di un organizzazione, e tra l'altro dai primi ritrovamenti sembra ci siano droga e interessi elevati rispetto alle vittime, situazioni sicuramente collegate alla criminalità organizzata". Alla domanda se possa esserci la 'ndrangheta dietro al duplice omicidio, Granelli ha risposto: ''Non abbiamo la certezza ma sicuramente una grande fetta della criminalita' organizzata milanese ha quella matrice''. Secondo l'assessore infine non ci sarebbero legami tra il duplice omicidio di ieri sera e la sparatoria di oggi in via Giacosa.

 

TESTIMONE: "VISTO KILLER FUGGIRE" - Erano in sella a una moto da cross i killer che, nella serata di ieri, hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco l'imprenditore Massimiliano Spelta e la sua compagna dominicana di 21 anni. Ne è convinto un testimone che racconta: ''Ero a poca distanza e ho sentito gli spari: saranno passati 20 secondi e in Via Muratori ho visto la donna a terra. In quel momento passava una motocicletta da cross con in sella 2 uomini che, stando alla corporatura, potevano avere una trentina d'anni. Una signora e' uscita dal bar e ha gridato ''ho preso il numero di targa''. Subito dopo, l'uomo ha visto il cadavere di Spelta a terra. In queste ore si stanno cercando nuovi testimoni in grado di fornire maggiori.