Milano, 9 settembre 2012 - Licenziato illegittimamente, riassunto e nuovamente licenziato. E' l'odissea vissuta da un giornalista, a causa della nuova disposizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che consente i licenziamenti economici individuali e che in caso di una loro illegittimità prevede solo un risarcimento monetario. E' accaduto ad Antonio Voceri, 44 anni, dipendente di Tecnomovie, società che fornisce i contenuti a Sisal Tv per il quale sono state applicate le procedure della legge 28/6/2012, appunto l'art.18 modificato.

 E' forse il primo caso di applicazione del nuovo art.18 nella categoria. Voceri, 44 anni, sposato e con due figli era stato licenziato e poi ripreso a lavoro ancor prima della causa per violazione del vecchio articolo 18. Infine è stato licenziato nuovamente. Assistito dall'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg), ha impugnato il provvedimento ritenendolo nullo (in questo caso il dipendente viene reintegrato) perche' - come scritto nella procedura di conciliazione obbligatoria davanti alla Direzione territoriale del lavoro - e' ''una ritorsione relativa al precedente licenziamento illegittimo ed e' anche discriminatorio''. ''Oltretutto - vi si legge - vi sarebbe anche la possibilita' di un diverso collocamento in azienda''.

L'azienda invece ''contesta quanto dichiarato dal lavoratore, dichiarando che tale licenziamento non e' discriminatorio, non e' ritorsivo e non e' illegittimo'' e che ''soprattutto il lavoratore non e' ricollocabile''. L'azienda ha offerto sei mensilita' per evitare la causa. Proposta declinata da Voceri. ''Il sindacato dei giornalisti ha da subito messo in guardia sulla pericolosita' del nuovo art.18 - ha commentato il presidente dell'Alg, Giovanni Negri -. Sono convinto che il giudice di fronte alla palese nullita' del licenziamento provvedera' al reintegro''.