Milano, 8 settembre 2012 -  Un presidio-protesta del Movimento 5 Stelle a Milano, dalle 10 alle 19, in piazza 25 aprile a cinque anni esatti dal Vday, quando vennero raccolte in una giornata 350 mila firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per vietare candidature in Parlamento a chi è stato condannato o è in attesa di giudizio e la rielezione per piu’ di due legislature e ottenere l’elezione con preferenza diretta dei candidati. Proprio qui, davanti al Teatro Smeraldo, il 4 ottobre 2009 nacque il Movimento.

Ma rispetto al Vaffa-day la manifestazione di oggi ha richiamato un centinaio di persone in tutta la giornata. In piazza XXV Aprile sono stati allestiti due gazebo e distribuiti volantini sull'iniziativa anticasta. Inoltre, sistemato sotto il Casello del Dazio, sempre in piazza, un televisore ha trasmesso a ciclo continuo il comizio di Beppe Grillo a Bologna, durante il V-Day dell'8 settembre 2007. Sono stati appese a fili del bucato cartelli con le foto dei parlamentari inquisiti. Sui banchetti barattoli simili a rotoli di carta igienica con stampati i simboli dei partiti.

Sulla scarsa affluenza all'evento, il consigliere comunale di Milano Mattia Calise e l'attivista Gabriella Fiore hanno precisato: ''E' oggettivo, ma poco importa perché quel che conta è il messaggio e cioè il promemoria per tutti che c'è una proposta di legge che è ancora tenuta nel cassetto''. ''E poi - ha aggiunto Gabriella Fiore - Noi comunichiamo attraverso il web, che e' il nostro collante, dove la gente che non ha tempo di venire si aggrega''. Riguardo all'eventuale presenza al presidio-festa del leader Beppe Grippo, Calise e Fiore hanno precisato: ''Nessuno di noi ne ha mai dato comunicazione''.

INDIPENDENTI - I manifestanti protestano seccati la loro ‘’totale autonomia’’ da Beppe Grillo, insistono sul principio che ‘’ognuno ha la sua testa’’ e che ‘’non c’è alcuna spaccatura nel movimento’’, diffidano dei giornalisti che ‘’scrivono quasi sempre solo quello che va bene ai loro editori’’. L’atteggiamento dei militanti è di non parlare delle polemiche che attraversano il M5S in questi ultimi giorni dopo la messa in onda su ‘Piazzapulita’ di Corrado Formigli delle frasi fuori onda del consigliere regionale emiliano, Giovanni Favia, di non discutere del presunto guru Gianroberto Casaleggio, delle espulsioni e dello stesso Grillo. Per esplicitare questa freddezza, c’è anche una grande vignetta in cui si vede un giornalista rincorrere con una retina una mosca-Grillo e poi decine di mosche-grillini inseguire a loro volta con una retina l’esponente dei media.