di Massimiliano Mingoia

Milano, 6 settembre 2012 - Biglietti omaggio del Comune per le partite allo stadio di San Siro che finiscono nella mani dei bagarini e vengono rivenduti a semplici tifosi. Sì, avete letto bene. È successo domenica scorsa, in occasione di Inter-Roma, seconda partita del campionato di Serie A. La Guardia di Finanza, a quanto si apprende, starebbe già indagando sul caso. Nel mirino ci sono due biglietti del primo anello rosso laterale, per la precisione del settore Y01, fila 11, posti 23 e 24.

Ticket emessi martedì 28 agosto, cinque giorni prima dalla partita tra nerazzurri e giallorossi. Su entrambi i biglietti non c’è alcun riferimento nominativo ai possessori dei tagliandi, ma solo la dicitura «Comune di Milano» e l’indicazione «omaggio». Si tratta di due dei 320 tagliandi a disposizione dell’amministrazione comunale, proprietaria del Meazza, per le partite di Inter e Milan, gestori dello stadio secondo la convenzione che risale al 2000.

Quei due biglietti-omaggio sono finiti nelle mani di un bagarino. A testimoniarlo è stata una coppia di albanesi, un uomo e una donna, tipi distinti, arrivati a San Siro per assistere al match. Sono stati loro due ad acquistare i due biglietti da un bagarino che si aggirava nei pressi del Meazza. I due albanesi hanno avuto dubbi sull’acquisto di quei ticket: «Chi ce lo dice che non sono falsi?». Il bagarino li ha rassicurati dando loro il numero di cellulare e affermando: «I biglietti sono veri, ma se avete problemi a entrare allo stadio potete pure chiamarmi».

La coppia di albanesi ha immediatamente verificato davanti al bagarino che il numero di cellulare fosse esatto e a quel punto ha comprato i tagliandi. Ma che ci fosse qualcosa di anomalo nel fatto che quei due ticket gratuiti targati «Comune di Milano» erano nelle mani di una coppia di stranieri non è un fatto che è passato inosservato. Risultato finale: le fotocopie dei due biglietti e il numero di cellulare del bagarino sono finiti nelle mani delle Fiamme Gialle.

La domanda sorge spontanea: a chi erano stati assegnati in prima battuta quei due biglietti-omaggio del Comune? Una risposta ancora non c’è, ma potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Dall’inizio di questo campionato, la metà dei 320 tagliandi resta nelle mani dei politici di Palazzo Marino (sindaco, assessori, consiglieri comunali e presidenti dei Consigli di Zona), mentre l’altra metà è destinata a studenti, anziani e dipendenti comunali, in quest’ultimo caso attraverso un’apposita lotteria. Un modo per tagliare, almeno in parte, i privilegi ai politici. Una riforma voluta dall’assessore allo Sport, Chiara Bisconti. Il fatto che però alcuni ticket assegnati all’amministrazione comunale finiscano nelle mani dei bagarini dimostra che qualcosa nell’assegnazione dei biglietti non funziona.

Un’anomalia che non stupisce Marco Cappato, consigliere comunale dei Radicali, che si batte perché i biglietti omaggio siano sottratti ai politici: «Ticket del Comune in mano ai bagarini? L’amministrazione ora comunichi a chi erano stati assegnati quei due tagliandi. Politici o semplici cittadini, il problema sta alla radice: i biglietti omaggio per il Comune sono troppi e il fatto che finiscano nelle mani dei bagarini dimostra che vengono violate anche le regole sulla tessera del tifoso».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net