Rimini, 22 agosto 2012 - Lunghi e ripetuti applausi hanno accolto al Meeting di Cl il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che in un quarto d'ora ha ripercorso la vicenda che lo vede indagato. ''Ho sentito fisicamente le vostre preghiere in questa esperienza forte e straordinaria'', ha detto, aggiungendo di essersi sentito vicino ''un vecchissimo amico che mi aveva voluto bene da vivo e che da lassu' si e' dato da fare per me (Don Giussani, fondatore di Cl)''.

 

LA PREGHIERA DEL PAPA - Ed ha rivelato che, quando incontro' il Papa a Milano tre mesi fa, ''Benedetto XVI mi guardo' e mi disse: 'io prego tutti i giorni per lei'''. ''Non sono mai arretrato perchè potevo rispondere, perchè un politico deve dare ragioni. Ho risposto a mio modo, con tutti i miei limiti e intemperanze. Ho sbagliato e chiedo scusa, ma l'ho fatto perche' non potevo permettere che contro l'esperienza della Regione Lombardia e quella che mi ha generato fossero scaricate ingiustamente tonnellate di fango'', ha concluso, alzando il tono della voce e raccogliendo un nuovo applauso della platea.

 

LA LETTERA DI CARRON - Il governatore lombardo sostiene di ''non aver ancora ben capito perche' mi stia succedendo quello che e' successo''. E citando la lettera del leader di Cl, Don Carron, ''rivolta a me'', aggiunge: ''Mi sono chiesto quale pretesto ho dato io, mi sono sentito richiamato fortissimamente. Non mi sono mai lamentato ed ho combattuto anche se mi sono arrabbiato ma senza lamentarmi. Perche' la lettera di Carron, che e' il capo di Cl e quindi il mio capo, mi ha detto di andare avanti''. Insomma, il governatore lombardo non desiste. ''L'attacco contro di me era e resta ingiusto, a quanti dicono che sono appeso ad un filo rispondo che non sono loro a decidere come va a finire ma il padre eterno, perche' non sanno se quel filo e' fatto di nylon o tungsteno''. In ogni caso, Formigoni ripete: ''Non rifarei le vacanze ai Caraibi, che comunque mi sono pagato di tasca mia, perche' non e' cosa opportuna''.

 

"NON SONO RIUSCITI A DIVIDERMI DALLA MIA GENTE" -  ''Nulla di quello che ho fatto è contrario alla legge. Hanno tentato di dividermi dalla mia gente: dal Pdl, dalla Lega e da Cl. Ma Pdl, Lega e Cl hanno capito come stanno le cose e sono riuscito a tenerli compatti attorno a me. E oggi non solo sono saldamente in sella alla Regione Lombardia ma il Meeting mi ha dimostrato il suo grandissimo affetto e io gliene sono grato''. Queste le parole del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni prima di parlare al Meeting di Cl. 

"UN ATTACCO FORTISSIMO" - ''E' evidente - ha spiegato Formigoni - che, caduto il governo Berlusconi e persa Milano, c'è stato un attacco fortissimo. Un attacco fatto da chi ha un nome e un cognome: lo ha mosso il 20 novembre su La Repubblica Gad Lerner. La parola d'ordine era 'abbattiamo Formigoni'. Come sempre, non riuscendo a battermi politicamente hanno tentato la via giudiziaria. E oggi, capito che la via giudiziaria non porterà a nulla, hanno provato la via della descrizione sbagliata di me parlando di comportamenti assurdi che non ho mai tenuto''. Mi sono ribellato contro le accuse false contro di me perchè attaccando me volevano attaccare il movimento cui appartengo, il partito in cui milito e l'esperienza del buon governo della Regione Lombardia'', conclude il presidente della Regione Lombardia.