Milano, 14 agosto 2012 - Avrebbe compiuto novantuno anni Giorgio Strehler, il regista teatrale per antonomasia, il fautore del teatro d'arte pubblico, slegato dalla speculazione privata e legato invece alle istituzioni e alla città.  Nato a Trieste il 14 agosto 1921 (e morto a Lugano, 25 dicembre 1997) è stato una figura fondamentale nella storia del teatro.

Fondò, insieme a Nina Vinchi e Paolo Grassi, il Piccolo Teatro di Milano, inaugurato nel 1947. Proprio nel teatro a lui intitolato sono stati resi disponibili molti documenti come gli appunti di regia che rappresentano il lavoro
drammaturgico sui testi, scene, costumi, luci, su ogni dettaglio che possa arricchire la conoscenza sul mondo degli autori nel loro contesto storico e socioculturale. Le lettere invece testimoniano la fitta corrispondenza che lega Strehler ad attori, collaboratori, personalità del mondo politico e culturale, volonta' di lasciare traccia di una cifra comunicativa indelebile a segnare momenti di vita e teatro. Raccolti anche gli scritti politici di Strehler che documentano l'impegno civile e politico a livello nazionale ed europeo. Tra questi si ritrovano testi che spaziano da manifesti di politica culturale a riflessioni d'impegno civile.

La sua caratteristica era quella di dare particolare attenzione all'uso dello spazio scenico, dei ritmi spettacolari e all'illuminazione. Nei suoi spettacoli è attento alla giusta interpretazione del testo, mai arbitraria, dove l'uomo rimane sempre al centro dell'interesse dello stesso regista. I suoi lavori escono dall'Italia e percorrono altri paesi.  Conosce, stringe legami fino a quando nel 1990 fonda, assieme a Jack Lang, l'Unione dei Teatri d'Europa, con l'intento di fondere esperienze teatrali comunitarie sotto il segno degli scambi culturali.
Nello stesso anno gli viene assegnato il Premio Europa per il Teatro. 

Ma la sua vicenda artistica lo ha portato anche ad occuparsi della vita politica del Paese. Ha ricoperto infatti, dal 1983, la carica di senatore della Repubblica Italiana e di parlamentare europeo del Partito Socialista Italiano. Nel 1987 venne rieletto al Senato con la Sinistra Indipendente. E' stato insignito della Legion d'onore (la massima onorificenza attribuita dalla Repubblica Francese) dall'allora presidente François Mitterrand. Regolarmente tornava a soggiornare a Lugano nel suo appartamento nel quartiere di Castagnola con vista imprendibile sul golfo del Ceresio. Mori' a Lugano la notte di Natale del 1997, durante le prove del "Cosi' fan tutte". I funerali si svolsero due giorni dopo a Milano partendo dalla sede del Piccolo Teatro. Le ceneri sono conservate nel cimitero di Trieste.