Milano, 20 luglio 2012 – Presidio dalle 9.20 fuori dal tribunale di Milano. Gli striscioni che i manifestanti sventolano chiedono “Verità e giustizia per Michele”. Oggi si terrà infatti l'udienza preliminare per la morte di Michele Ferrulli, 51enne, deceduto il 30 giugno dello scorso anno, dopo un controllo di polizia in via Varsavia. Si chiede venga fatto luce sulla vicenda, ricordando “il ritardo dei soccorsi”, “il video dove tutto si vede chiaramente”, e “la solidarietà doverosa alla famiglia di Michele”, che ha lasciato due figli e due nipoti. Ed insieme a lui, vengono ricordati anche “Aldrovandi, Cucchi e Uva: tutti assieme per sostenere l’iter processuale di ognuna delle singole vicende”.

I familiari di Michele si sono costituiti parte civile all'udienza preliminare a carico dei quattro agenti che lo hanno picchiato. Il giudice per l'udienza preliminare Alfonsa Ferraro ha accolto le loro istanze e poi ha ascoltato le discussioni di accusa e difesa. Il pubblico ministero Gaetano Ruta ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo per eccesso colposo dell'adempimento del dovere e concorso in falso per tutti gli imputati: Francesco Ercoli, Michele Lucchetti, Roberto Piva e Sebastiano Cannizzo. Il difensore, l'avvocato Massimo Pellicciotta, ne ha chiesto invece il proscioglimento.

La decisione del gup è prevista per il 17 settembre. Domenica, figlia 26enne di Michele, al termine dell'udienza ha così commentato: ''Papa' sarebbe tornato a casa quella sera se non fosse stato picchiato. Non ci fermeremo, andremo avanti finche' verra' fatta giustizia''.