Milano, 18 luglio 2012 - "Le banche hanno raggirato il Comune di Milano". Di piu': "dalle banche c'è stata un'aggressione alla comunità per l'opacità assoluta dell'operazione". E, alla fine, Palazzo Marino "ha fatto una cosa folle, si è fatto irretire". Non usa mezzi termini il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo nella sua requisitoria al processo sui derivati dove imputate sono 13 persone fisiche e quattro banche estere (Jp Morgan, Deutsche Bank, Ubs e Depfa Bank) accusate di truffa aggravata nei confronti del Comune di Milano.

Per l'accusa nell'operazione al centro del processo, uno swap trentennale su un bond bullet da 1,68 mld, le banche hanno omesso di informare l'amministrazione meneghina circa la classificazione della transazione. "Le banche non hanno documentato l'obbligo di protezione. Il Comune doveva essere trattato come un cliente intermedio che per di piu', per la legge inglese, avrebbe dovuto avere una serie di protezioni". Se fosse stato correttamente informato dei rischi "nessun funzionario pubblico - ha aggiunto il magistrato - avrebbe potuto stipulare un contratto cosi', perche' era un suicidio...bisognava essere matti, incapaci di intendere e volere". Proprio l'omessa informazione sulla classificazione della transazione da parte delle banche rappresenta, secondo il pm "un silenzio significativo ai fini del reato di truffa". Il processo riprenderà dopo la pausa estiva, il 19 settembre, con la discussione delle difese.

 

"CONDANNARE BANCHE" - Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha chiesto di condannare le banche JpMorgan, Deutsche Bank, Ubs e Depfa Bank nel processo per truffa ai danni del Comune di Milano per la vicenda dei derivati sottoscritti dall'ente locale. Al termine della sua requisitoria il magistrato ha chiesto una condanna a una sanzione pecuniaria di 1,5 milioni di euro per ciascuna banca e una confisca complessiva per i quattro istituti di credito esteri di oltre 72 milioni di euro.

 

CONDANNA E ASSOLUZIONE DIPENDENTI - Oltre alla richiesta di condanna per i quattro istituti di credito,  il magistrato ha chiesto di condannare i dipendenti di Depfa Bank, Marco Santarcangelo e William Francis Marrone entrambi a una pena di 12 mesi e a una multa di mille euro ciascuno, i dipendenti di JpMorgan Antonio Creanza a una pena di 12 mesi e una multa di mille euro e Fulvio Molvetti a una pena di 8 mesi e una multa di 700 euro, i dipendenti di Ubs Gaetano Bassolino a 10 mesi e 800 euro di multa, Matteso Stassano a 10 mesi e 800 euro e Alessandro Foti a 6 mesi e 600 euro, e i dipendenti di Deutsche Bank Tommaso Zibordi e Carlo Arosio entrambi a una pena di 11 mesi e 900 euro ciascuno. La richiesta di assoluzione, invece, riguarda i dipendenti di JpMorgan Simone Rondelli e Francesco Rossi Ferrini, l'ex direttore generale del Comune Giorgio Porta e il consulente di Palazzo Marino Mario Mauri.