Milano, 11 luglio 2012 -  Maurizio Bernardelli Curuz e Adriana Conconi Fedrigolli, i due studiosi che hanno di recente attribuito a Caravaggio 96 disegni appartenenti al Fondo Peterzano custodito nel Castello Sforzesco, commentano la pubblicazione delle opere del Fondo sul sito del Comune di Milano: ''Abbiamo accolto con grande piacere la notizia che il Comune ha messo in linea i disegni, peraltro inserendoli in cartelle denominate Caravaggio'', aggiungono sottolineando però che gli errori segnalati costituiscono ''un problema che,
per trasparenza, dovrebbe essere affrontato, affinche' non sia alimentato il caos che circonda il caso''.

Quattro disegni, proseguono i due studiosi, ''non sono presenti nei nostri e-book con attribuzione a Caravaggio'', mentre un altro, pubblicato nella ricerca come di mano del maestro Simone Peterzano, sul sito del Comune di Milano appare quale opera del Merisi. Infine, mancherebbero tre disegni attribuiti a Caravaggio, presenti negli e-book. ''Questi errori, considerata la delicatezza della materia, potrebbero ingenerare ulteriori fraintendimenti, anche perche' non sono visti nei raffronti da noi proposti'', sottolineano Bernardelli Curuz e Conconi Fedrigolli. Senza contare che ''i disegni pubblicati dal sito di Milano vanno visti tenuto conto dei processi dell'eta' evolutiva e dell'acquisizione di una scioltezza maggiore, da parte del giovane Merisi'', che fu a bottega da Peterzano dai 13 ai 17 anni di eta', apprendendo tecniche diverse ed esercitandosi costantemente sotto lo sguardo severo del maestro.

Bernardelli Curuz e la Conconi Fedrigolli si dicono comunque soddisfatti dell'iniziativa del Comune di Milano anche per il fatto che, sullo stesso motore di ricerca, sono consultabili 30.000 schede con immagini di opere grafiche o librarie finora informatizzate, facenti parte delle raccolte civiche del Castello Sforzesco, fra cui il codice di Leonardo da Vinci conservato alla Biblioteca Trivulziana.