Milano, 10 luglio 2012 - Rinviati a giudizio Riccardo Ruggiero, ex amministratore delegato Telecom Italia; Massimo Castelli, ex direttore operativo di Tim; e Luca Luciani, ex responsabile marketing ed ex ad di Tim Brasile. Sono accusati a vario titolo di truffa aggravata, false comunicazioni sociali e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Il rinvio a giudizio è stato firmato dal gup Fabrizio D'Arcangelo su richiesta del procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Il processo comincerà l'8 ottobre davanti alla terza sezione penale.

Secondo la procura, i tre imputati avrebbero organizzato un raggiro tecnico-contabile per "incrementare fittiziamente il volume della clientela tramite una procedura consistita nel mantenere attive schede sim di immediata e prossima scadenza (in realtà da disattivare in virtù della decorrenza dei tredici mesi dall'ultima ricarica di ciascuna di esse)", in modo da gonfiare la quota di mercato dell'operatore. La truffa sarebbe avvenuta "a mezzo di un accreditamento fittizio su ciascuna sim della somma di un centesimo". Inoltre i tre imputati sono sospettati di avere comunicato "questi dati dolosamente alterati all'Autorità per le comunicazioni (Agcom) al fine di modificare la customer base e conseguentemente la market share di Telecom Italia spa".

TELECOM PATTEGGIA - Nel procedimento era coinvolta anche la società Telecom Italia, accusata in qualità di persona giuridica di violazione del decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti per i reati commessi dai propri dipendenti. Ha proposto di patteggiare una pena pecuniaria di 600mila euro e il gup ha accolto la richiesta, così come quella di essere parte civile contro gli altri imputati rinviati a giudizio, per rivalersi dei danni subiti.