Milano, 6 luglio 2012 - Una storia antica, quella dei neonati abbandonati. Esposti. Un tempo nelle ruote, oggi nella cosiddetta "culla per la vita", il sistema approntato dalla clinica Mangiagalli di Milano e dove per la prima volta è stato trovato un bambino. Si tratta di un neonato maschio di appena 1,7 chili, di razza caucasica, "ha un età apparente di 6-7 giorni - spiega all'Adnkronos il direttore medico di presidio, Basilio Tiso che ha confermato il ritrovamento del bebé- e sembra  nato in casa perché non ha segni di punture nel piedino, che lascerebbero pensare a dei controlli medici eseguiti"

E' la prima volta che la 'culla per la vita' del Policlinico viene usata. Appena il bimbo viene lasciato, parte un conto alla rovescia di 40 secondi per dare il tempo alla madre di allontanarsi, poi in questa culla riscaldata scatta un allarme che risuona in tutto l'ospedale e i neonatologi e gli infermieri corrono a recuperare il piccolo. Il bambino parrebbe essere nato prematuro, si stima alla "35esima settimana", dice lo specialista. Le sue condizioni sembrano apparentemente  discrete.

Il bambino , spiega Tiso, "è vispo e quando è stato  trovato non piangeva". Quasi sicuramente i medici ipotizzano che sia stato abbandonato dalla mamma che ha lasciato vicino al bebé biberon con del latte materno e un paio di tutine. "Un segno di attenzione", aggiunge. Sul neonato in questo momento si stanno eseguendo tutti gli esami di rito per valutare il suo stato di salute: "L'intero ospedale lo sta accudendo. Lo terremo nelle prossime ore nell'incubatrice al caldo perché nato prematuro". Tocchera' ai medici dare un nome al nuovo arrivato. "Lo chiameremo Mario -annuncia Tiso- perché oggi si festeggia Santa Maria Goretti". Ma non solo, ironizza il medico: "Si chiamerebbe inoltre come due protagonisti di questi giorni il calciatore Balotelli e il premier Monti".