di Rossella Minotti

Milano, 6 luglio 2012 - Sarebbe una storia di ordinaria incuria, se non fosse che protagonista è la famiglia di uno dei musicisti più famosi del mondo, il maestro Arturo Toscanini. La tomba del celebre direttore d’orchestra si trova al cimitero Monumentale. E dovrebbe essere uno dei luoghi più visitati. Peccato che l’ultimo intervento di restauro conservativo sia stato fatto dieci anni fa, e che oggi la tomba di famiglia versi in condizioni pessime.

Il problema è emerso in tutta la sua drammaticità perché dall’America sono arrivate le ceneri dell’ultimo dei Toscanini, Walfredo, unico nipote maschio dell’artista che emigrò negli States in forte opposizione col fascismo. Walfredo aveva espresso il desiderio di riposare nel bellissimo monumento funebre realizzato dallo scultore Leonardo Bistolfi. Ma la tomba è in condizioni pessime. Gli eredi che si sono occupati del trasferimento hanno chiesto alla Fondazione Casa Verdi, che per legato testamentario deve occuparsi della manutenzione della tomba, di farsi carico dei lavori. Ma da Casa Verdi hanno risposto che dei lavori sono già stati eseguiti dieci anni fa.

Peccato che oggi la tomba cada a pezzi. Fregi mancanti, marmi corrosi e orrendamente macchiati di nero. All’interno poi, dove dovrebbero entrare le ceneri di Walfredo Toscanini, c’è la devastazione. Anni fa ignoti profanarono, all’interno del monumento, la sepoltura di Wanda Toscanini perché si era diffusa la voce che l’ultima figlia di Arturo, moglie del leggendario pianista Vladimir “Volodia” Horowitz, si fosse fatta seppellire con dei favolosi gioielli. Fu spaccata la lapide, che non è mai stata rinnovata. E questo nonostante gli oltre cinque milioni di dollari che Wanda aveva donato alla Casa di Riposo per musicisti Verdi.

Storia toccante, questa della tomba di Toscanini. Fatta costruire dal maestro per il figlioletto Giorgio morto in tenerissima età oltreoceano per una difterite fulminante. Ed è proprio il busto di Giorgio, giù nella tomba, che oggi è rimasto senza volto. La famiglia Toscanini è il più grande benefattore di Casa Verdi sin dalla sua costruzione, e la Casa ha l’impegno di provvedere alla manutenzione, al decoro e al restauro della Tomba Toscanini.

Questa è solo l’ultima delle vicende che coinvolgono la Casa di riposo per musicisti voluta da Giuseppe Verdi. Dopo la scomparsa di documenti autografi di Verdi, su cui indagano i carabinieri, sono ancora in corso udienze presso il Tribunale di Milano per il rinvio a giudizio di Danila Ferretti, tuttora direttore-segretario generale e consigliere delegato di Casa Verdi. Continua inoltre l’esodo di giovani musicisti dall’istituzione che per volontà di Verdi e quindi per statuto dovrebbe offire ospitalità agli studenti meritevoli e bisognosi. Peccato che nonostante le generose donazioni di questi anni, oggi i prezzi delle camere date in affitto agli studenti siano lievitati del 35 per cento, raggiungendo il prezzo di mercato di 580 euro per una stanza singola e 430 per una doppia.

rossella.minotti@ilgiorno.net