Milano, 3 luglio 2012 -  "Con sensibilità per l'agricoltore che rischia la sua attività, ma noi siamo intenzionati a ricorrere al tribunale amministrativo contro l'accordo di programma siglato lo scorso maggio, che attua 830
appartamenti su 7 ettari.
Ma quello è solo il primo lotto". E' quanto ha detto il presidente di Legambiente Milano Damiano Di Simine stamani in protesta davanti a Palazzo Marino per un appello al sindaco per salvare la Cascina Zerbone, 42 ettari che dove oggi si produce latte e che un domani ospitera' appartamenti.

Un flash milk, distribuzione di latte e bandiere gialle, era attesa anche una mucca della cascina ma il trasporto era "troppo eccezionale": l'obiettivo di questo sit-in è di "far conoscere ai cittadini che, nonostante le azioni sul Pgt, a Milano si continua a consumare suolo agricolo". La Cascina Zerbone è l'unica realtaàmilanese che produce latte oltre alla Cascina Campazzo, e la speranza del gestore, Giampiero Arioli, è quella di trovare almeno un'area sostitutiva per continuare l'attività: "già con i primi appartamenti in arrivo ci saranno problemi, non siamo compatibili con delle abitazioni".

Legambiente prende come esempio il caso di Arioli per contrastare "il collegamento che si fa tra bisogno di case e consumo di suolo, ci sono altre vie. Le tante case vuote, e le aree dismesse".  L'accordo sulla Cascina Zerbone, proprietà del Consorzio Canale, è un'eredità della scorsa amministrazione, "il finanziamento c'e' gia' anche se non ancora assegnato, ci rendiamo conto che non ci sono tanti strumenti, ma qualcosa va
fatto", e quello che preoccupa Legambiente e' che "ce ne saranno decine di accordi come questi, lasciati dall'amministrazione vecchia, tutti puntati sul consumo di suolo".