Milano, 13 giugno 2012 - Gli attacchi alla sua Giunta, la volontà di resistere e i precari equilibri della Lega: è un Formigoni a ruota libera quello che traspare dall'ebook "Il Buon Governo", uscito questa mattina. Il numero uno del Pirellone difende a spada tratta la sua Giunta: "L’attacco alla mia Giunta e a me personalmente è inquadrabile per molti versi come l’esempio di liquidazione dei centri di resistenza all’omologazione, come regolamento dei conti con una realtà da normalizzare per rendere governabile ‘dall’alto’ l’Italia’’.

Formigoni sottolinea di aver rispetto per la magistratura ma prosegue: "La sensazione che vi sia una giustizia che procede per campagne, non persegua cioè il reato quando se ne ha la immediata percezione ma solo quando è utile politicamente farlo’’. Oltretutto, lamenta ‘’l’assenza di un’analisi concreta dell’azione di governo della Regione Lombardia. Si chiede la mia testa, ma nessuno entra nel merito di quello che abbiamo fatto. Le dimensioni che hanno assunto gli attacchi rivelano come non si è di fronte solo a lobby che vogliono fare affari sulla pelle della Lombardia o un puro esprimersi di interessi, quanto piuttosto a un gigantesco scontro di potere che mette alla prova la democrazia’’.

Il presidente della Regione Lombardia, ha avviato il suo saggio parlando di "commissariamento della democrazia italiana’’ e lo conclude confermando la volontà di proseguire nel suo mandato, ‘’nel carattere ‘militare’ delle operazioni contro la Giunta lombarda c’e’ qualcosa di più della somma di effetti fra naturali processi politici, impellenti necessità investigative e incomprimibile diritto della libertàdi stampa’’. Formigoni esplicita chiaramente le ombre e spiega che sullo sfondo ‘’c’e’ un asse a sinistra che per conquistare il Quirinale punta a incidenti immediati per andare a votare" e ‘’c’e’ anche un ampio schieramento di forze (persino astrattamente ‘amiche’) che pensa a un ridimensionamento del Nord’’.

Secondo Formigoni "la realta’ politica concreta è che dal 1994 il cuore della resistenza anti-oligarchica è stato il Nord’’. E ‘’una rapida decapitazione anche della Regione’’ e’ richiesta dal ‘’rimescolamento dei poteri’’ provocato dal ‘’commissariamento politico della democrazia’. Ma arrendersi, conferma significa anche ‘’esiti sostanzialmente caotici e disgregativi’’.

Formigoni parla anche del Carroccio, indebolito dalle recenti vicende giudiziaria. Il fatto di essere un’anomalia nell’attuale contesto politico deriva ‘’l’accanimento contro i leghisti, che va oltre ai pasticci che in quel movimento la malattia di Umberto Bossi ha consentito. Secondo il Governatore Lombardo come in parte il Pdl ‘’anche la Lega non ha ancora fatto l’ultimo miglio: diventare una vera forza di governo e di proposta radicata nella societa’ italiana a cui non e’ piu’ necessario quel di piu’ di effervescenza provocatoria (dall’esaltazione dell’evasione fiscale a certe chiusure corporative, a quella scintilla di odio sociale) che sfibra l’azione riformista’’.