Milano, 26 maggio 2012 - Da aree abbandonate e in stato di degrado a ‘giardini condivisi’. E’ questo il senso di un progetto sperimentale del Comune di Milano che permetterà di avviare la riqualificazione a verde di aree comunali attualmente inutilizzate, grazie alla partecipazione delle associazioni. La delibera approvata dalla giunta di Palazzo Marino prevede, infatti, il coinvolgimento dei cittadini nell’allestimento e nella manutenzione di spazi urbani convertiti a giardini condivisi. Lo annunciano gli assessori al Demanio, Lucia Castellano, e al Decentramento Daniela Benelli.

Le convenzioni con le associazioni di cittadini avranno la durata minima di 1 anno e massima di 3 anni. I giardini condivisi verranno utilizzati per il giardinaggio, ornamentale o orticolo, con particolare attenzione all’aspetto ecologico: saranno consentite solo pratiche biologiche, biodinamiche, ecosostenibili e vietato l’uso di pesticidi, diserbanti, sementi Ogm. Nel giardino saranno vietate aree ad uso privato, anzi dovranno essere realizzati spazi a coltivazione collettiva per favorire la socializzazione e la coesione sociale. A questo scopo, durante il primo anno, l’amministrazione organizzerà eventi e iniziative aperte ai cittadini nei vari giardini.

Castellano ha detto: “Sarà un modo per sottrarre al degrado e all’abbandono spazi altrimenti inutilizzati, e favorire momenti di incontro e socializzazione nei quartieri, soprattutto periferici. Il tutto senza alcun costo per l’amministrazione comunale”. “Un ruolo determinante spetta alle Zone che dovranno facilitare le associazioni nell’uso degli spazi e seguire l’attuazione dei progetti con riunioni periodiche. Contiamo molto sulla collaborazione dei cittadini, dai quali ci aspettiamo idee innovative di cui Milano ha bisogno”, ha aggiunto Benelli.