di Enrico Fovanna 

Milano 24 maggio 2012 - Aprirà il 18 giugno il primo agriturismo completamente gestito da clochard. Se trovare un lavoro appare impresa quasi impossibile, dodici senzatetto, che oggi dormono per strada a Milano, verranno assunti per un anno, con regolare contratto. Avranno il compito di gestire gli animali, il frutteto, l'oliveto e le stanze per ospiti di un casale ristrutturato del '400, messo a disposizione da un'anziana coppia di coniugi, insieme al terreno di 67 mila metri quadrati.

L'operazione è possibile grazie a un anonimo, ricco e assai noto benefattore milanese, che finanzierà il progetto fino a quando non si renderà autonomo sul piano finanziario. Il casale è stato invece offerto dai coniugi Garda, di Serravalle Pistoiese, due benestanti che volevano destinarlo a un'attività socialmente utile.

A gestire la cooperativa di senzatetto sarà il gruppo dei «Clochard alla riscossa», fondato qualche mese fa da Wainer Molteni, (nella foto) giovane sociologo che fino all'inverno scorso dormiva, da otto anni, su un cartone nella galleria De Cristoforis, dietro il cinema Apollo, insieme a un amico. Ora l'amico fa l'operatore ecologico all'Amsa e Wainer è diventato consulente del Comune per il reintegro sociale dei senza dimora.

«È un sogno - dice Wainer, sull'orlo della commozione - faccio ancora fatica a crederci, ma sembra tutto vero». Sarà proprio Wainer, all'inizio, a gestire i dodici senzatetto chiamati a incrementarne la ricezione turistica, ad allevare i bovini, a produrre olio dalle 500 piante di olivo, marmellate, verdura, vino attraverso il duro lavoro della terra.

A tutti sarà assicurato vitto e alloggio, oltre a un più che dignitoso stipendio che consentirà loro, alla fine dei dodici mesi del progetto, di cercarsi una casa in affitto, anche grazie al fatto che una buona quota del reddito verrà accantonata, vista la sostanziale assenza di spese vive quotidiane. E dopo un anno altri senzatetto potranno prendere il loro posto, riavviando un ciclo di inserimento sociale grazie al lavoro e alla dignità che avverte chi si sente attivo.

I «Clochard alla riscossa», dei quali a giorni si aprirà una sezione anche a Roma, gestiscono ormai a Milano molte attività, come la «mensa sotto le stelle», ogni domenica sera, gratuita per i poveri, o il «barbagiro», la distribuzione di cibi, abiti e cose di prima necessità a chi ne ha bisogno, oltre al servizio di «chef & catering a domicilio», in cui cuochi senzatetto cucinano prelibatezze a casa di chi li assolda (a poco prezzo).

Il prossimo progetto, macroscopico, è la ristrutturazione di un'altra cascina del '400 a Zeme Lomellina (Pv), 8.600 metri quadrati di superficie abitabile, in cui troveranno lavoro almeno 100 senzatetto. A ristrutturarla, con un progetto in 3D offerto da giovani architetti del Politecnico, sarà l'impresa che vincerà un regolare contratto di appalto biennale. Purché assuma dei clochard come operai. Nella struttura, i pensionati insegneranno antichi mestieri ai senza dimora, con lo scopo di avviarli a un futuro di lavoro.