Milano, 25 maggio 2012 -  "Certo, temiamo lo sgombero, sappiamo di essere in una posizione di illegalita', ma bisogna parlare anche di legittimita'". Dopo la denuncia per occupazione abusiva e le parole espresse questa mattina dal ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, che si è dichiarato disponibile al dialogo appoggiando però l'ipotesi di uno sgombero a Palazzo Citterio, i giovani occupanti del collettivo Macao continuano a lavorare tra gli spazi concessi dalla soprintendenza, moltiplicando le iniziative.

Il primo obiettivo, dicono, resta quello di ridiscutere il progetto di riqualificazione del quartiere "Grande Brera" prima dell'effettivo inizio dei lavori, "coinvolgendo i cittadini e chiarendo in che modo vengono gestiti i fondi, che non devono rispondere solo alla logica dei grandi eventi come Expo". A questo proposito, nel primo pomeriggio
il collettivo Macao ha ricevuto gli studenti dell'Accademia di Brera per discutere dei disagi vissuti negli ultimi anni, "creati in particolare dallo spostamento dall'accademia all'ex caserma Mascheroni". In serata, inoltre, e' in programma un incontro aperto al pubblico dal titolo "I situazionisti della città".

 

IL COLLETTIVO INVITA ORNAGHI - I ‘lavoratori dell’arte’ milanesi del collettivo Macao, protagonisti dell’occupazione prima della Torre Galfa e ora di Palazzo Citterio, hanno invitato nel nuovo spazio occupato, di proprieta’ del Ministero dei Beni Culturali, proprio il ministro Lorenzo Ornaghi, oggi in visita a Milano.  "Cogliamo l’occasione della presenza a Milano del ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi per invitarlo, assieme all’assessore comunale alla Cultura Stefano Boeri, a visitare Palazzo Citterio e a dialogare con i cittadini e gli studenti di Brera, che negli ultimi due giorni hanno vissuto questo luogo. Invitiamo inoltre il ministro a raccontare alla cittadinanza lo stato di avanzamento del progetto ‘Grande Brera’’’L’azione del collettivo nasce infatti anche per denunciare il progetto di riqualificazione del complesso di Brera - che prevede l’allargamento della Pinacoteca a scapito dell’Accademia, che verrebbe trasferita - e la gestione dei fondi pubblici per attuarlo. 

 

LORENZO ORNAGHI - "Lo sgombero è un atto dovuto se si rispetta la legalità e a mio parere opportuno’’: è quanto afferma il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi in merito all’occupazione da parte dei ‘lavoratori dello spettacolo’ di Macao di Palazzo Citterio a Milano, in seguito alla quale è partita in automatico la richiesta di sgombero. ‘’Nessun movimento autenticamente culturale - ha detto Ornaghi - puo’ generare esiti di questo tipo’’.  Ornaghi si è quindi detto disponibile al dialogo ‘’ma la richiesta - ha sottolineato - deve essere fatta nelle forme dovute. Non si puo’ condividere l’imposizione della volontà’’. Quanto alla posizione assunta in questi giorni dal Comune di Milano, secondo Ornaghi si tratta di ‘’una posizione molto dialogante e molto utile’’.

 

STEFANO BOERI -  C'è la questione legale, ovviamente, ma anche una valutazione di opportunita' per la quale occupare Palazzo Citterio diventa doppiamente "un grande errore". L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, lancia l'ennesimo appello ai giovani di Macao, spostatisi dalla Torre Galfa, dalla quale erano stati sgomberati, al palazzo nel cuore di Brera, facendo notare che così si sta interrompendo l'iter faticosamente avviato di ristrutturazione: "Palazzo Citterio - ha detto Boeri - ha in sè un valore storico e architettonico, è un edificio pregiato e importante". "Credo - aggiunge - fossero previsti già in questi giorni lavori per la messa in sicurezza del tetto e delle coperture. E' veramente assurdo che si occupi uno spazio che sta cominciando finalmente a diventare quello che tutti noi vogliamo". A chi obietta che da tempo il Palazzo e' in disuso, Boeri replica con fermezza: "E' cambiato vento a Milano, da luglio lavoriamo affinchè parta un progetto. I soldi sono gia' in cassa e si sta lavorando alla stesura di bandi internazionali, e' cambiata la situazione".