Milano, 17 maggio 2012 - Un festone all'incrocio con via Copernico sventola, con bandierina e la scritta "Macao", varcata quella soglia via Galvani si è trasformato in un punto attrezzato di ritrovo per gli sgomberati del grattacielo di proprietà di Ligresti e per i tanti cittadini che portano solidarietà, idee e sostegno ogni giorno. Oltra una decina di tende, con libri come "Per chi suona la campana" e coperte, dal lato del grattacielo, c'e' un camper "trasporto opera d'arte" adibito a "comunicazione e hackers", dalla parte opposta c'e' la zona ristoro con frutta, pasta, pane, qualche dolce e l'angolo dei rifiuti, rigorosamente con raccolta differenziata. Alle 18 è iniziata un'assemblea,s eguita da un concerto dove si esibiscono anche alcuni alunni del Conservatorio.

 

PRIMO INCONTRO PUBBLICO - Quella di venerdì alle 19 in via Tortona 54 sarà una prima riunione per far nascere l'officina della creativita' negli spazi dell'ex Ansaldo con i soggetti del mondo della cultura di Milano. ''Stiamo invitando tutti'' ha detto l'assessore che ha apprezzato l'accenno fatto oggi dal direttore del Piccolo Sergio Escobar su come e' nato il teatro piu' famoso della citta'. ''Il Piccolo - ha ricordato Escobar alla presentazione della stagione - nasceva 65 anni fa con una porta sfondata in un luogo abbandonato''-. E quei ragazzi che si chiamavano Giorgio Strehler e Paolo Grassi ''trovarono un sindaco e un assessore che diedero loro fiducia e credo - ha concluso - che tu Stefano e il sindaco lo stiate facendo oggi''. ''E' molto bello - ha commentato Boeri -. Questo vuol dire che non si devono guardare le cose solo con uno sguardo formale'', la creativita' va riconosciuta, individuata e ''riportata - ha concluso - entro il rispetto delle regole''.

 

BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE - Il bavaglio sulla bocca e cartelli con la scritta "Vergogna", "Imbavagliate l'opposizione". E' la protesta messa in atto in consiglio comunale dall'opposizione contro il mancato intervento del sindaco in aula sull'occupazione della torre Galfa e di via Galvani. Dopo la bocciatura sulla richiesta di un chiarimento da parte del sindaco, i consiglieri del Pdl hanno indossato mascherine da chirurgo sulla bocca ed esposto cartelli contro il "bavaglio" all'opposizione. I consiglieri della Lega si sono uniti alla protesta "imbavagliandosi" con il fazzoletto verde della Lega, gridando poi tutti "Vergogna" all'indirizzo della maggioranza. Anche dopo l'uscita del sindaco e la bocciatura della loro richiesta l'opposizione continua ad "attendere che il sindaco torni in aula e riferisca", dicono i consiglieri azzurri, che anche negli interventi nel dibattito sul Pgt, che intanto è ripreso, continuano a parlare dell'occupazione in via Galvani.

 

SGOMBERO DELLA STRADA - Dopo la seconda notte sotto la Torre Galfa, gli occupanti non accennano a mollare. L’ipotesi di sgomberare i giovani del collettivo Macao radunati in presidio sotto la Torre Galfa dallo scorso martedì, è una valutazione che spetta alla Questura. Ad affermarlo è stato il sindaco, Giuliano Pisapia. “Ognuno deve rispettare i propri ruoli - ha detto - è un problema che dipende dal questore, che deve fare le sue valutazioni con la saggezza che ha sempre dimostrato”.

Ma il questore Alessandro Marangoni ha risposto: "Noi siamo la tachipirina che deve abbassare la febbre, la cura non spetta a noi". E ha continuato:  "Via Galvani è un momento che sta vivendo la città, qualsiasi valutazione viene fatta insieme all'amministrazione comunale. Non ci sottraiamo alle nostre responsabilità, noi non andiamo a incancrenire le problematiche ma cerchiamo di risolverle. Tutti i problemi non devono ridursi problemi di polizia, se no vuol dire che abbiamo fallito. Noi siamo la tachipirina che deve abbassare la febbre, la cura non spetta a noi". 

 

PISAPIA: "HO FATTO IL MIO DOVERE" - "Io ho fatto il mio dovere, ognuno fa le sue scelte. L'importante e' che non sia una scelta di violenza". Così il sindaco, Giuliano Pisapia, ha risposto a chi gli ha chiesto un commento alla generale insoddisfazione emersa in questi giorni dai giovani del collettivo Macao rispetto alla proposta che lui stesso aveva lanciato nelle ore successive allo sgombero della Torre Galfa. Il primo cittadino aveva infatti dato la disponibilita' agli occupanti di uno spazio all'Officina della creativita', nell'area ex Ansaldo di via Tortona. "Non c'è problema - ha spiegato - io ho fatto una proposta alla citta' che mi sembrava giusto fare in un'assemblea in cui si stavano discutendo temi di cultura". Pisapia, che ha sottolineato di essere "interessato al dialogo e al confronto" su questo tema, ha anche aggiunto: "Non pretendo che la citta' o parte di essa condivida le mie scelte. Lo spazio e' aperto a tutti coloro che vogliono fare cultura, e' un segnale importante per la citta', uno spazio bello e con una storia".
 

 

GIAN VALERIO LOMBARDI - Il prefetto, commentando la vicenda di Macao, ha precisato: "L'assegnazione di eventuali spazi è una prerogativa del Comune di Milano, e' giusto che sia il Comune a fare le sue scelte". Lombardi ha poi spiegato che per quanto riguarda la Prefettura "il problema si è manifestato soltanto perchè la proprietà" della Torre Galfa, quindi il gruppo Ligresti, "ha chiesto di tornare in possesso dell'immobile".

 

GUIDO PODESTA' - "L'occupazione non è mai giustificata, spazio alla cultura, ma nel rispetto della legalita'". Con queste parole il presidente della provincia Guido Podestà è tornato sulla vicenda di Macao, collettivo dei lavoratori dello spettacolo e della cultura che dopo essere stato sgomberato dalla Torre Galfa continua il presidio sotto l'edificio in via Galvani.

 

DAVIDE BONI - Sulla presa di posizione delle comunità islamiche e del loro coordinatore, Davide Piccardo, in merito alla Torre Galfa, è intervenuto il consigliere regionale della Lega Nord, Davide Boni.  “A Milano siamo arrivati al punto che anche il coordinatore dei centri islamici, tra l’altro già candidato in SEL, reagisce all’occupazione della Torre Galfa e delle strade adiacenti dichiarando che potrebbe essere il metodo migliore per ottenere spazi pubblici. Proprio così: a Milano i musulmani, con lo scopo di ottenere l’area dove edificare la loro bella moschea, stanno pensando di utilizzare lo stesso metodo dei giovani di Macao che, dopo due giorni di occupazione, avevano già ottenuto dal loro Sindaco Pisapia la promessa di poter usufruire dell’ex Ansaldo.” “Risulta evidente - continua Boni - che la vicenda della Torre Galfa, così mal gestita da Pisapia e dalla sua giunta, finirà per creare un pericoloso precedente. Tutti coloro che necessitano di uno spazio pubblico per la loro attività, si sentiranno in diritto di occupare in maniera abusiva case, palazzi, strade e grattacieli. A discapito naturalmente di chi rispetta le regole.”