Parma, 2 maggio 2012 - L'Inter dice addio, complici anche i risultati maturati sugli altri campi, alla speranza di centrare il terzo posto, l'ultimo valido per la Champions League. Colpa di un Parma che onora fino alla fine un campionato già di per sè spettacolare che, sotto di un gol per la rete di Sneijder al 13', non molla i remi in barca ma anzi inizia a giocare a ritmi indiavolati.

Prima Marques, primo gol in Italia per lui, che sfrutta un assist al bacio di Giovinco - rapinato un ingenuito Lucio che voleva uscira palla al piede dalla sua area -, e un minuto dopo il raddoppio proprio della Formica Atomica. Un uno-due che stende i nerazzurri che sprecano diverse occasioni, soprattutto con Pazzini. A 5' dalla fine la rete di Biabiany - ex di turno - che spegne ogni speranza. Di rimonta e di Champions League.

Ora a Stramaccioni resta solo il derby. Che potrebbe consegnare lo scudetto alla Juventus. La peggiore delle emozioni possibili in casa nerazzurra.

"Tre minuti di disattenzione globale dell'Inter, che oggi ci sono costati cari. Ma non sono tre minuti a rovinare quanto di buono stiamo facendo''. Andrea Stramaccioni commenta cosi' la sconfitta dei nerazzurri a Parma che anche se non matematicamente ma taglia fuori l'Inter dalla corsa al terzo posto. ''Non voglio sentir parlare di errori dei singoli - dice Stramaccioni ai microfoni di Sky -, ma di tutta la squadra. Abbiamo compromesso la partita che stavamo gestendo bene. Questo e' un campionato difficile da commentare, da domenica dobbiamo ricominciare a vincere. Il derby? Si prepara sulle ali di una gran voglia di riscatto, con la rabbia che ho visto dei
giocatori''.