Milano, 30 aprile 2012 - Milano resta il motore economico del Paese, con oltre un milione e settecentomila occupati nella provincia e il tasso di presenza femminile del 59% (contro la media nazionale del 46,5%) e una disoccupazione contenuta al 5,8% rispetto all'8,4% nazionale. E il lavoro è in cima ai pensieri dei giovani milanesi: quasi la metà teme la disoccupazione (41,3%) a cui si aggiunge un 22,5% preoccupato per il precariato.

Sono questi i dati emersi da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia) e dati realizzati per la Camera di commercio di Milano dal progetto Voices from the Blogs (voicesfromtheblogs.com) dell'Università degli Studi di Milano su 3.000 tra post su Twitter e blog milanesi nel corso della prima settimana di febbraio 2012. Due su tre sarebbero disponibili a spostarsi pur di avere un lavoro. In oltre un caso su tre, per le imprese milanesi, le assunzioni nei primi tre mesi del 2012 riguardano un giovane under 30 (36%), si tratta di circa 5 mila posti di lavoro. Oltre la metà delle nuove imprese create a Milano è per trovarsi un posto di lavoro, si tratta di oltre 3mila milanesi nell'ultimo trimestre (circa mille al mese), di cui circa 800 giovani.

ARRIVANO LE ASSUNZIONI -  Sono circa 12.800 le nuove assunzioni previste dalle imprese milanesi nel primo trimestre 2012, soprattutto nei servizi (77% del totale) e nelle imprese con oltre 50 dipendenti (56%). Chi verrà assunto in un caso su due avrà un contratto a tempo determinato (52%) mentre nel 14% dei casi è un immigrato. Quasi 4 milioni e trecentomila gli occupati, circa uno su cinque in Italia. La classifica: prima Milano con quasi un milione e 800 mila, seguita da Brescia con oltre mezzo milione e Bergamo con quasi mezzo milione, poi Varese con oltre 370 mila.

Il tasso di occupazione è più elevato a Milano (66,5%) e Como (65,7%). Tasso di disoccupazione più basso a Bergamo (4,1%), meno della metà della media nazionale (8,4%). Il settore in cui sarà più facile trovare lavoro sono i servizi avanzati e il commercio con circa 2.400 nuove assunzioni ciascuno (il 19% del totale). Bene anche i servizi alle persone (1.560 unità), quelli operativi (9%) e quelli attivi nel turismo e ristorazione (8%). Il 10% delle assunzioni (1.330) sarà poi nell'industria metalmeccanica ed elettronica, nonostante la difficoltà nel reperire i profili desiderati in oltre 4 casi su 10.

LE FIGURE RICERCATE - A Milano, tra le prime 5 professioni più richieste, 3 sono "high skill": si cercano circa 1.500 specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari, quasi 1.400 addetti alle vendite, e 1.200 specialisti del marketing, distribuzione e servizi turistici. Nel 54% dei casi saranno indispensabili esperienze lavorative precedenti mentre per il 20% si tratterà di assunzioni difficili perché mancano i candidati o non sono sufficientemente preparati. Specialisti e tecnici amministrativi, autisti, personale di segreteria e di vendita, addetti alle reception e call center, cuochi e camerieri i lavori più offerti ai giovani. Fino al 14% delle nuove assunzioni sono invece rivolte a immigrati, richiesti soprattutto nei servizi alla persona (24%), nelle costruzioni (oltre 20%), nei servizi operativi e nel metalmeccanico (20% ciascuno).