Cantù, 26 aprile 2012 - “Adesso escono altri nomi, ma io ci credo poco: se i magistrati di Milano non nominano chi ha fatto partire la denuncia, penso che stiano coprendo qualcuno”. Duro attacco alla Procura di Milano da parte di Umberto Bossi sull’inchiesta sulla gestione dei rimborsi elettorali della Lega Nord, partita da un esposto di un militante e nell’ambito della quale è indagato l’ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito.

Durante un comizio a sostegno del candidato sindaco della Lega a Cantù, Nicola Molteni, il senatur ha giustificato, in qualche modo, il figlio Renzo, sospettato di aver usato i soldi del carroccio per esigenze personali: “Quando si è giovani è più facile farsi beccare da uno che ha un titolo altisonante come quello di amministratore della Lega”, ha detto con riferimento al ruolo svolto da Belsito.