Milano, 10 aprile 2012 - Il consigliere regionale del Pd Filippo Penati, indagato per corruzione, respinge la richiesta di dimissioni arrivata da più parti sulla scia di quanto fatto dal leghista Renzo Bossi. "A proposito della richiesta di dimissioni da consigliere regionale ricordo che mi sono dimesso prontamente dalla carica di vicepresidente del Consiglio, ho chiesto di essere esonerato dal partecipare a commissioni d’inchiesta per separare la mia vicenda giudiziaria dalla vita dell’istituzione e ho lasciato tutti gli incarichi nel Pd". E’ quanto dichiara, in una nota, l’ex vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Filippo Penati, indagato per un presunto giro di tangenti, replicando a chi lo invitato a presentare le sue dimissioni in Regione.

E aggiunge: "Ad oggi la Procura della Repubblica di Monza ha chiesto una nuova proroga delle indagini di altri sei mesi che sono peraltro in corso da quasi due anni. Non è neppure ancora stata presentata la richiesta di rinvio a giudizio, che mi consentirà di stare per la prima volta davanti al giudice dell’udienza preliminare per far valere le mie ragioni. Ciò che chiedo oggi e ho chiesto piu’ volte e’ di poter essere sottoposto al piu’ presto a processo".