Milano, 3 aprile 2012 -«Emergenza amianto» e «morti anomale» in via Larga, nel palazzo dell’Anagrafe. La denuncia arriva dal consigliere comunale del movimento Cinque Stelle Mattia Calise ed è appoggiata dai dipendenti comunali rappresentati da Slai Cobas e Csa, dal Comitato nazionale amianto Eppur si muove e dal Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio. La battaglia di Calise è iniziata lo scorso agosto, quando il consigliere grillino, dopo una segnazione da parte dei lavoratori, ha svolto un sopralluogo nel palazzo dell’Anagrafe per verificare la presenza di amianto. Le foto raccolte dal movimento Cinque Stelle mostrano tubi di amianto in stato di totale degrado.

«In quell’occasione ho visionato corridoi e archivi sotterranei. I funzionari comunali che mi accompagnavano mi avevano spiegato che alcune campionature erano già state effettuate». Passano i mesi ma i risultati delle analisi effettuate dal Comune in via Larga su tubature, pannelli e rivestimenti non arrivano e così Calise torna alla carica e il 2 febbraio presenta un’interrogazione urgente in Consiglio comunale sul caso amianto. Poco più di un mese dopo, il 14 marzo, l’assessore comunale al Demanio Lucia Castellano risponde per iscritto all’interrogazione del consigliere: «I materiali contenenti amianto presenti sulle tubazioni saranno rimossi secondo le procedure di legge a decorrere dal prossimo 15 aprile, data in cui sarà sospesa l’erogazione del riscaldamento».

Non è finita. La settimana scorsa Calise decide di denunciare pubblicamente il rischio amianto in via Larga e convoca una conferenza stampa, che si è svolta ieri mattina. Ma venerdì gli uffici del Comune comunicano che martedì 3 aprile, cioè oggi, «verrà effettuata da parte dell’Amsa la bonifica del locale sottotetto del palazzo di via Larga 12, mediante rimozione dei manufatti contenenti amianto che vi sono depositati. I manufatti in questione sono considerati “materiale compatto” e pertanto con rischio “zero” circa la presenza di fibre autodisperse». Insomma, quell’amianto non è pericoloso per la salute. Calise non è convinto: «Bastano poche fibre di amianto per potersi ammalare. Per quasi otto mesi non ci sono state date risposte, mettendo in grave pericolo l’incolumità di lavoratori e cittadini che entrano in via Larga».

Il consigliere grillino parla anche di «una serie di decessi anomali tra i dipendenti comunali che operano nel palazzo dell’Anagrafe». Antonio Cusimano (Slai Cobas) lavora in via Larga e racconta: «Diversi miei colleghi di lavoro si sono ammalati di tumore. Collegamento tra malattie e presenza di amianto? Non possiamo affermarlo con certezza. Ma bisogna limitare i rischi per la salute». Michele Michelino (Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro) è sicuro che «il Comune sta cercando di minimizzare il pericolo amianto in via Larga». In serata arriva la replica della Castellano. L’assessore conferma «il via alla bonifica allo spegnimento dei riscaldamenti» e assicura che «l’amianto è presente in forma compatta e quindi non rischiosa. Una cosa è certa: nessuno sta respirando amianto in via Larga».


massimiliano.mingoia@ilgiorno.net