Milano, 15 marzo 2012 - E' 'giallo' in Procura a Milano sull'inchiesta che riguarderebbe la vendita di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, da parte del Comune di Milano. Allo stato, infatti, non si sa chi sia il magistrato titolare del fascicolo. ''Posso solo dire che era a modello 45 (senza ipotesi di reato nè indagati) e che non c'è stata archiviazione'', ha spiegato il procuratore Bruti Liberati. Il pool reati economici avrebbe girato il fascicolo a Bruti valutandolo di competenza del dipartimento pubblica amministrazione, guidato da Robledo, che sostiene però di non averlo mai ricevuto.

Stando a quanto anticipato da 'L'Espresso', gli atti conterebbero un'intercettazione nella quale Vito Gamberale - l'ad del fondo F2i (Fondi italiani per le infrastrutture) che ha acquistato dal Comune di Milano quasi il 30% delle quote di Sea -parlerebbe con una persona ''in ottimi rapporti con il vertice nazionale del Pd'' riguardo al bando di gara dell'amministrazione comunale milanese relativo a quella vendita.

 

BRUNO TABACCI: "ASSOLUTAMENTE TRANQUILLO" -  Si dice ''assolutamente tranquillo'' l'assessore al Bilancio del Comune di Milano Bruno Tabacci, dopo le anticipazioni del settimanale.  ''Sono sempre stato convinto che la magistratura debba operare un controllo di legalita' penetrante e senza sconti - ha aggiunto - Nel caso della vendita di Sea ricordo che l'offerta non vincolante di F2i riguardava la vendita congiunta del
18,6% di Serravalle e del 20% di Sea. Tale offerta fu modificata per iniziativa della Giunta, aggiungendo l'alternativa della cessione a pari valore del 29,75% di Sea. Il Consiglio comunale approvo' con modifica dopo 27 ore di lavoro d'aula''.  ''La gara internazionale - conclude Tabacci - venne correttamente aggiudicata ad F2i che aderì ad una proposta diversa da quella avanzata originariamente dallo stesso fondo. Altro non c'è, di questo resto assolutamente tranquillo. Il Comune di Milano fu costretto a quella operazione sulla base del bilancio ereditato e indirizzato alla rottura del patto di stabilita'''.

 

PDL: "SINDACO RIFERISCA IN AULA" -  "Chiedo che il sindaco Pispaia venga in aula a relazionare o che ci dica se ritiene di querelare l'Espresso'': è la richiesta del capogruppo Pdl in Consiglio comunale di Milano Carlo Masseroli, avanzata durante i lavori d'aula, dopo le rivelazioni del settimanale. ''Non è un fatto preoccupante, di più - ha detto Masseroli nel suo intervento in Consiglio -. Sono cose abbastanza inquietanti'' che confermerebbero ''quanto da noi sempre detto e cioè che la vendita avvenne in maniera piuttosto strana, al di là della vicenda degli indiani'', ovvero il fondo Srei che consegnò la sua offerta, poi rivelatasi non corrispondente ai requisiti, pochi minuti dopo il termine.

 

LEGA: "VICENDA IN AULA O BLOCCHIAMO I LAVORI" - La questione della vendita di Sea in consiglio comunale lunedì prossimo o la Lega "blocchera' i lavori d'aula". Lo ha chiesto il capogruppo della Lega a palazzo Marino Matteo Salvini. "Se ci sono di mezzo migliaia di lavoratori e centinaia di milioni di euro, è un insulto ai cittadini, ai lavoratori e per primi agli elettori del centrosinistra leggere sui giornali quello che il duo Pisapia-Tabacci 'avrebbe intenzione' di fare. Se alla faccia del bla bla bla che si fa sulla partecipazione, si vuole fare un'offerta generosa a qualcuno, se si vogliono svendere pezzi di citta', ditelo. Siamo stufi di restare in aula ore a parlare di totem e del nulla", ha spiegato Salvini.