Milano, 7 marzo 2012 - Quarantuno arresti, 32 perquisizioni, due rogatorie in Spagna e in Serbia. Questi i numeri dell'operazione antidroga "white 2007", condotta da dalla III sezione del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano. La missione avviata nelle prime ore di oggi è arrivata al termine di indagini complesse su un'organizzazione di narcotrafficanti esperti che facevano arrivare in Italia e in altri Paesi europei ingenti quantitativi di cocaina dalla Colombia e dalla Mauritania. All'operazione hanno partecipato anche i carabinieri di Cremona, Roma, Bergamo, Pavia, Novara, Savona, Vercelli, Genova e Verona.

Le intercettazioni telefoniche rivelano che gli indagati usavano nomignoli e carte sim di comodo, trattando le questioni importanti sempre di persona. Le indagini sono iniziate nel 2007 e hanno portato all'emissione di 45 provvedimenti di custodia cautelare da parte del gip su richiesta del pm Piero Basilone, di cui 41 eseguiti finora e nove notificate a detenuti. Sono stati sequestrati 75 chili di cocaina, 200 grammi di hashish, quasi 400 mila euro in contanti, due pistole, cinque immobili e diversi automezzi. Due rogatorie con la Spagna hanno permesso l'acquisizione di prove contro Giulio Bernardi, arrestato cinque anni fa sull'isola di Gran Canaria per aver trasportato con un piccolo aereo da lui pilotato oltre 200 kg di cocaina provenienti dalla Mauritania. La sostanza stupefacente dopo la tappa spagnola, una volta arrivata in Italia, sarebbe stata almeno in parte commercializzata dagli indagati Attilio Miraboli e Daniel Rey Rios che l'avevano ordinata anticipandone il corrispettivo.

Fra gli indagati c'è anche il comico milanese Andrea Baccan, in arte "Pucci". La perquisizione della sua abitazione tuttavia non avrebbe dato risultati. L'uomo sarebbe legato da un rapporto di amicizia con il pluripregiudicato Luigi Magrini, arrestato questa mattina perché ritenuto dall'Arma uno dei personaggi chiave di questa indagine. Magrini, residente a Settimo Milanese (Milano) è figlio di Vito detto "cavallero", pregiudicato barese noto nel giro delle scommesse ippiche clandestine, arrestato nel 1997 perché accusato di un doppio attentato incendiario al trotter e al galoppatoio dell'ippodromo di San Siro compiuto la sera del 28 agosto di quell'anno. E il comico, da quanto risulta, sarebbe un accanito scommettitore. Baccan, tramite il suo legale Danilo Buongiorno, ha dichiarato ''la propria totale estraneita' da qualsivoglia coinvolgimento di natura
giudiziaria''. Baccan, spiega l'avvocato in una nota, diffida chiunque dall'utilizzo improprio del suo nome e della sua immagine ''posto che lo stesso e' del tutto esente da qualsivoglia responsabilita' in relazione ai fatti divulgati''.