Milano, 1 marzo 2012 -  "La decisione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia di nominare Maurizio Azzolini a capo gabinetto del vicesindaco di Milano è assolutamente inaccettabile’’.  Queste le prime parole del volantino che il sindacato di polizia Coisp ha diffuso durante la manifestazione di protesta tenuta oggi pomeriggio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. L'uomo, nel 1977, aveva sparato contro le forze dell'ordine durante una manifestazione studentesca. Tra i poliziotti allora in servizio c'era anche il vicebrigadiere Antonio Custra che rimase ucciso, mentre sul fronte opposto Azzolini, che come molti altri sparò, non colpì nessuno.

’Il dolore per l’assurda morte del nostro collega Custra’ - riposta la nota del Coisp - non puo’ essere cancellato dal tempo e ad un aspirante assassino non e’ certo sufficiente una brillante carriera nei palazzi della politica per potersi guadagnare il rispetto di quei servitori dello Stato che hanno sempre difeso le Istituzioni democratiche a rischio della propria pelle’’.

In piazza della Scala, dinanzi al palazzo municipale, era presente oggi anche il segretario nazionale del Coisp, Franco Maccari. ‘’Non e’ una questione personale contro Azzolini - ha spiegato Maccari - è solo una questione di opportunita’. C’e’ gente che porta ancora le ferite sulla propria pelle per quanto fatto dai terroristi. Ma noi non ci fermeremo qui, organizzeremo altre manifestazioni’’.  Presenti in piazza anche alcuni familiari delle vittime del terrorismo, tra cui Giovanni Berardi, figlio del maresciallo di polizia Rosario Berardi, assassinato in un agguato a Torino il 10 marzo 1978 dalle Brigate Rosse.

 

IL SINDACO PISAPIA - I sindacati hanno chiesto, senza successo, un incontro con il primo cittadino. Pisapia non ha voluto incontrare oggi Coisp e Ugl. E ha spiegato il perche’ in una nota: ‘’Sono assolutamente disponibile a incontrare i rappresentanti dei sindacati della Polizia di Stato. Ma penso che un incontro, per essere proficuo, debba riguardare la totalita’ delle sigle sindacali che rappresentano gli agenti e non solo una parte di esse. In questo modo - ha concluso Pisapia - si potranno affrontare in modo completo tutte le problematiche di cui si sta discutendo in questi giorni’’.