Milano, 29 febbraio 2012 - Compiere atti sessuali davanti a un ragazzino integra il reato di corruzione di minorenne anche se viene fatto attraverso Internet. Lo ha stabilito il giudice della sesta sezione penale condannando a 9
anni e mezzo di reclusione M. V., il carabiniere arrestato il 6 aprile 2011
dopo essere finito anche nel mirino delle Iene per aver inviato via Messenger foto hard a una bambina di 11 anni e per averne molestata la cugina di 16.
 

Per questi fatti M. V. era accusato dal pubblico ministero Stefania Carlucci, poi sostituita da Daniela Bartolucci, di pornografia minorile e violenza sessuale. Tuttavia, in occasione della sentenza il giudice Marco Tremolada ha
riqualificato l'imputazione relativa alle chat erotiche del militare anche come corruzione di minorenne, infliggendogli 2 anni e 6 mesi di carcere che si sommano agli altri 7 inflitti per l'imputazione di violenza sessuale.
 

L'uomo era stato arrestato sei mesi dopo la denuncia della mamma dell'11enne. La donna nel settembre 2010 aveva trovato aperta la pagina di Messenger della figlia trovando una strana richiesta di collegamento. Su quella chat, a mandare il messaggio, era un nome non riusciva a collegare a nessuna delle amiche della figlia. Diceva: "Cosa fai sveglia a quest' ora?". E poi: "Sei sola?". Così ha risposto, fingendosi la figlia e scoprendo che la bambina veniva molestata via internet. Qualche settimana dopo il primo contatto ha agganciato di nuovo il molestatore. "Cattivona, che fine hai fatto?", si è vista chiedere via chat. Ha poi ricevuto filmati pornografici in cui l'uomo compiva atti sessuali e richieste di accendere la webcam. Quando l'ha visto in video, ha scoperto che si trattava del cognato del fratello, un carabiniere in servizio alla caserma di via Moscova. A quel punto ha fotografato con un telefonino le immagini che comparivano sul computer e lo ha denunciato. Le indagini erano già partite, quando la cugina 16enne della figlia ha raccontato di essere stata palpeggiata dal militare tempo prima. Ora il carabiniere è stato condannato per tentata pornografia minorile, violenza sessuale e corruzione di minorenne. Il giudice ha disposto risarcimenti per le due bambine per un totale di 100mila euro.