Milano, 27 febbraio 2012 - «Grandi sconti, non ne abbiamo mai potuti fare, ma un sorriso, un consiglio, un aiuto e un momento di conversazione amichevole c'era per tutti». Un'altra serranda che si abbassa, un'altra sconfitta per chi ha investito energie, tempo e passione in una scommessa: quella di tenere in vita una piccola libreria di quartiere e indipendente. C'è amarezza nelle parole di Luca Santini della Libreria Largo Mahler , di fronte all'auditorium. Anche il negozio di Via Conchetta 2 «costretta a chiudere», come dice lo stesso librario.

«La crisi economica e un mercato del libro (e dei cd) che sta cambiando repentinamente mi costringono a dichiararmi sconfitto - , spiega Santini -. Ora pochi librai indipendenti sopravvivono tra tante difficoltà, in un mercato del libro in mano alle grandi catene (di proprietà delle grandi case editrici, che sono proprietarie anche di molti canali distributivi, anomalia del nostro paese), della grande distribuzione, delle vendite on-line, dei "supermercati del libro". Che i libri entrino sempre in più case e che quindi si legga di più è sicuramente un bene, ma quanta omologazione culturale dovremo sopportare ancora».

Il 10 marzo, partirà la svendita che sancirà l'addio al quartiere. Un triste epilogo annunciato da Luca Santini, che si è rivolto a clienti, media e al consiglio di zona «a cui è appesa l'ultima nostra speranza di salvarci, anche se magari trasferendoci». Quella della libreria di Santini è una storia già vista e registrata negli ultimi anni: «Le grandi librerie, e soprattutto la vendita on-line stanno uccidendo noi e molte altre librerie di quartiere semiperiferico» spiega Santini, accennando alla «non ancora annunciabile ma probabile costituzione di una sorta di associazione di quartiere che raccolga gli 'aficionados' per salvare la libreria»

Il consiglio di zona, invece avrebbe le decine di locali sfitti di proprietà comunale: «Uno potrebbeprestarcelo a prezzi calmierati: ci darebbe una possibilià di sopravvivere». E' sconsolato, il proprietario «anche se il miracolo può sempre esserci", si sta già preparando all'idea di non poter più accogliere, consigliare e ascoltare chiunque varchi la porta, «una clientela varia, trasversale, tanti giovani ma anche famiglie e appassionati di musica». Essendo proprio affianco all'auditorium, "la libreria con i giorni contati" ha sviluppato con gli anni una sorta di "sinergia" e un reparto tutto dedicato alla musica, con cd e libri anche ricercati. «Se fossimo una libreria solo di genere forse ce la caveremmo di più - sospira -. Invece niente: fra 10 giorni sconti 'svuotatutto'. Ho molti colleghi in brutte condizioni, mi chiedo chi sara' il prossimo».

di Redazione