Milano, 14 febbraio 2012 – Alla Scala di Milano debutta l'Aida di Zeffirelli ed è subito polemica. La Lega Anti Vivisezione ha contestato l’utilizzo di due cavalli tra gli attori dello spettacolo, del quale stasera sarà in scena la prima. Secondo la Lav per gli animali lo spettacolo, prove comprese, comporterebbe uno stress eccessivo. L’associazione animalista, come riportato in una nota, chiede a palazzo Marino di “vietare l’utilizzo di animali negli spettacoli, di definire rigorosi criteri di detenzione degli equidi e garantire la promozione del loro benessere, apportando le necessarie modifiche al Regolamento tutela animali del Comune”.

I due cavalli, continua l’associazione, “da giorni partecipano alle prove dello spettacolo, insieme ad altre trecento persone, tra artisti e comparse. Domenica due volontari Lav della sede milanese hanno atteso l’arrivo dei cavalli e documentato con un video lo scarico dal van, che è avvenuto in mezzo alla strada senza nemmeno la presenza di un vigile a fermare il traffico. “Gli animali - prosegue la Lav - sono stati poi introdotti all’interno del teatro attraverso un grande montacarichi e fatti salire direttamente sul palcoscenico”.

I due cavalli, continua la Lav, “improvvisati loro malgrado attori, provengono da una scuderia della provincia di Biella. Ciò significa che per ogni giorno di prove e di spettacoli devono subire un trasporto di circa tre ore, tra andata e ritorno. Uno stress al quale si deve aggiungere anche quello relativo alla presenza sul palcoscenico, in un ambiente rumoroso e tutt’altro che idoneo. Nemmeno il più forzato addestramento può eliminare stress e disagio e mettere un cavallo nelle condizioni di vivere senza ripercussioni emotive un evento così estraneo alla sua natura’’.

La Lav ricorda inotre: "Valerio Pocar, da poco nominato Garante degli animali del Comune di Milano, e Chiara Bisconti, assessore al Benessere e Qualità della vita con delega alla Tutela e Difesa degli Animali, si erano pronunciati negativamente circa la presenza in scena dei due cavalli, auspicando l’utilizzo di effetti speciali e di strumenti tecnologici in sostituzione degli animali vivi. Due autorevoli pareri contrari, non presi però in considerazione dalla produzione"

L'attenzione passa poi all'aspetto normativo: ‘’Purtroppo sotto il profilo legislativo siamo ancora all'età della pietra: sussiste un grave vuoto normativo che lascia di fatto gli equidi sprovvisti di uno specifico quadro di tutela, rendendo problematica se non impossibile un’efficace azione di tutela nei loro confronti"

Secondo la Lav il Regolamento a Tutela degli Animali del Comune di Milano è "assai carente nella parte relativa agli equidi, poché ’ prevede solo un allegato con le dimensioni minime per i ricoveri, che peraltro possono essere anche inferiori, previa autorizzazione del Comune su parere dei Servizi Veterinari dell’Asl”. “Il divieto di utilizzo degli animali negli spettacoli, insieme ai criteri di detenzione degli equidi e alla promozione del loro benessere - conclude l’associazione - devono rientrare nel nuovo testo del Regolamento Comunale, alla cui fase di revisione e integrazione la Lav intende contribuire”.