Milano, 13 febbrauio 2012 - Ex dipendenti dell'Azienda di trasporto milanese che, venuti a contatto con amianto, avrebbero maturato malattie: è questo il sospetto su cui indaga la procura milanese, in particolare il VI Dipartimento diretto dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato. Il fascicolo, aperto dal pubblico ministero Maurizio Ascione e' contro ignoti con l'ipotesi di lesioni aggravate.

L'indagine nasce dalla segnalazione di 4 casi da parte dell'Asl di ex dipendenti. Si tratta di ex carpentieri che
avrebbero lavorato, tra gli anni 70 e 80, nella coibentazione di vagoni ferroviari della metro. Il periodo 'sotto la lente' della procura riguarda l'ultimo trentennio. L'utilizzo dell'amianto era legale fino al '92, cio' che vuole appurare la procura, tra l'altro, e' se, come disposto dagli anni 50, siano state messe in atto tutte le necessarie cautele.

L'intenzione è quella di sentire le rappresentanze sindacali dell'epoca per chiarire quale fosse la situazione in Atm sul fronte della sicurezza a contrasto dell'inalazione di fibre di amianto. Vale a dire se gli operai utilizzavano le mascherine previste, se venivano sottoposti a regolari visite mediche, se erano informati sui rischi, se venivano separati i locali a rischio contaminazione.

Ascione sta coordinando a Milano tutte le inchieste sulle malattie derivanti dall'esposizione all'amianto e anche da Ipa e Ammine, sostanze utilizzate per produrre la gomma che secondo i più recenti studi provocherebbero il
tumore alla vescica. Dal nuovo fascicolo a carico di ex dirigenti Pirelli già a processo per altri presunti, a quello sull'Ansaldo di Legnano, sull'Alfa Romeo di Arese e sulla centrale Enel di Turbigo.