Milano, 20 gennaio 2012 - Un tassista milanese è stato aggredito da cinque colleghi, che lo hanno “sorpreso” al lavoro nonostante l’agitazione spontanea contro le liberalizzazioni in corso fin da martedì sera.

Questa mattina, verso le 11.30, il conducente è stato avvicinato in macchina da un collega, che gli ha tagliato la strada in viale Jenner dopo aver accompagnato un cliente e gli avrebbe detto: “Perchè lavori, non lo sai che siamo in sciopero?”, prima di sferrargli due pugni al volto. Nel giro di pochi istanti si sono presentati altri quattro tassisti a piedi. In tre hanno bloccato la vittima, mentre il quarto prendeva a calci la macchina danneggiando lo specchietto retrovisore e la porta posteriore della fiancata destra, il parafanghi anteriore sinistro e il vetro posteriore, quest’ultimo colpito con un sasso. I cinque, infine, hanno sottratto 50 euro trovati all’interno dell’abitacolo e sono fuggiti. La vittima ha descritto il primo aggressore alla polizia, che lo ha arrestato poco dopo in piazza Duca D’Aosta per rapina in concorso. I complici non sono ancora stati rintracciati. 

 

I COLLEGHI - Alla Stazione Centrale di Milano i tassisti, che hanno appeso a mo' di scalpi alcune targhette strappate ai  colleghi che lavorano, manifestano ben poca solidarietà all'uomo aggredito: questo conferma lo stato di tensione surreale che si sta respirando in questi giorni. ''Siamo esasperati e preoccupati - dicono i partecipanti all'agitazione - i colleghi che lavorano meritano tutto il nostro disprezzo''. ''Qui c'e' gente disperata che ha ipotecato la casa'' spiegano per raccontare la loro esasperazione e la preoccupazione che si allarghino le licenze, cosa che ''non fara' abbassare le tariffe, ma solo guadagnare meno ai tassisti''.

 

LA VITTIMA -  E' molto amareggiato il tassista aggredito a Milano dai colleghi dopo una corsa. Secondo quanto riferito dal cognato Angelo Schiavone, tassista pure lui e rappresentante dell'Unione Tassisti d'Italia, erano
appena tornati insieme da Roma, dove erano stati per gli incontri tra governo e sindacati. ''Non me lo sarei mai aspettato da dei colleghi - ha detto il conducente colpito - Il clima sta diventando davvero troppo teso''.
Il tassista aggredito ha 36 anni è sposato e padre di due figli. ''Sta ancora pagando la licenza'', ha detto il cognato. Si è fatto medicare in ospedale per i pugni ricevuti.