Milano, 12 gennaio 2012 - Un vigile urbano di Milano. Niccolò Savarino, 42 anni, è stato investito da un Suv che aveva fermato per un controllo in via Varé in zona Comasina. Trasportato in ospedale è morto poco dopo. Secondo quanto si è appreso il vigile era in bicicletta. In base alle prime testimonianze sembra abbia fermato un Suv per un controllo. Ancora da confermare se sia stata o meno elevata la multa, ma il conducente sarebbe risalito in auto e avrebbe investito una prima volta l'agente, per poi fare retromarcia e travolgerlo una seconda. A quel punto sarebbe ripartito agganciando il vigile e trascinandolo per circa 500 metri con la sua bicicletta.  La bici infatti è rimasta incastrata sotto l’autoveicolo.  Sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha cercato di rianimarlo. quindi lo ha trasportato al vicino ospedale Niguarda dove ha cessato di vivere poco dopo. Il pm Mauro Clerici ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario.

LE FOTO DELLA TRAGEDIA

DINAMICA - Il conducente del Suv veniva rincorso dagli agenti della polizia locale perche' aveva appena investito un nomade in un parcheggio. Il Suv, infatti, nel transitare a bassa velocita' aveva investito l'uomo a una gamba proprio mentre passavano i vigili. Ecco perche' era stato inseguito da uno dei due, Niccolò Savarino, che gli si era parato davanti per fermarlo. 

I due vigili di quartiere erano in servizio nel corso di un normale pattugliamento quando, passando davanti a un parcheggio affollato davanti alla stazione di Bovisa hanno notato che un camper della comunita' di nomadi che da tempo vi staziona, sporgeva in modo tale da creare intralcio al passaggio delle macchine che facevano fare manovra. Hanno quindi detto a un anziano zingaro, che si trovava fuori dal camper, di dire ai suoi conoscenti di spostarlo.

E' stato in quel momento che e' arrivato il Suv nero che passando forzatamente a bassa velocita', visti gli spazi ristretti, ma incurante di chi c'era, ha investito l'anziano nomade passandogli su un piede. Tanto che l'uomo e' stato trasportato in ospedale per accertamenti alla caviglia. I due vigili, a quel punto, lo hanno inseguito e lo hanno raggiunto proprio grazie all'agilita' delle biciclette all'interno del parcheggio. Uno di essi, Savarino, lo ha
preceduto al varco d'uscita del parcheggio e gli si e' parato davanti con la bicicletta per impedire che si dileguasse. Ma la reazione folle del conducente e' stata quella di investirlo trascinandolo con se'.

 

ACCERTAMENTI SU UNA VETTURA - E' risultato negativo, al momento, l'esito dei primi accertamenti in corso su alcuni veicoli sospettati di essere il Suv dell'investiore.  Gli investigatori della Polizia locale avevano identificato un Bmw X5 nero, a Milano, i cui numeri di targa sarebbero in parte o del tutto corrispondenti a quelli forniti da due testimoni. Secondo quanto precisato dalla polizia locale, infatti, un primo Bwm X5 trovato fermo con due
persone a bordo non distante dal luogo dell'omicidio, e' risultato estraneo
alla vicenda. Mentre un altro accertamento su un mezzo uguale, pare non fornire particolari speranze agli investigatori che indagano sul caso. Infine, in via Don Grioli i vigili hanno fermato un suv grigio Bmw X5. Gli accertamenti sono durati oltre un'ora, fino alle 21.30, ma sull'auto non sembra siano state trovate tracce dell'urto mortale. Il proprietario della vettura, pero', ha avuto una crisi di pianto mentre continuava a ripetere di non aver fatto nulla.

 

IDENTIKIT - Secondo indiscrezioni, il conducente del Suv che ha investito il vigile e' stato visto in faccia da due testimoni. Un particolare importantissimo, questo, soprattutto in considerazione del fatto che se venissero rintracciati eventuali indiziati ci sarebbe la possibilita' di un riconoscimento diretto. Intanto gli investigatori eseguono controlli a tappeto sulle telecamere in Bovisa.

 

LA GENTE HA INSEGUITO IL SUV - Choc e sgomento in via Vare'. Al bar Anna, proprio all'altezza delle piu' evidenti macchie di sangue sull'asfalto, la titolare assicura di non aver sentito nulla. ''Ci siamo accorti che era successo qualcosa quando abbiamo sentito arrivare le ambulanze. Un gruppo di ragazzi ha tentato di inseguire il suv ma senza riuscirci''. Poco prima del bar c'e' il ristorante Naxos. Due giovani camerieri sono visibilmente turbati, ma anche loro non hanno visto il conducente dell'auto assassina.''Siamo arrivati quando era gia' tutto successo. Uno spettacolo terribile''.

In via Catone, dove invece e' stata recuperata la bicicletta del vigile urbano ucciso, un signore ricorda di aver visto il Suv svoltare ad altissima velocita'. ''Ho avuto paura che mi investisse - racconta - poi all'incrocio e' andato avanti e indietro piu' volte, anche sul marciapiede, per liberarsi della bici incastrata sotto l'auto''.

 

PISAPIA SUL LUOGO DELL'INCIDENTE - Sul luogo della tragedia è arrivato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha commentato il fatto anche su Facebook. “Il responsabile non può rimanere impunito  - ha detto il sindaco Pisapia -. Quello che è accaduto è un fatto inammissibile e inaccettabile”. Sono le parole del sindaco Giuliano Pisapia in via Varè, sul luogo dove è stato ucciso il vigile travolto da un Suv. Il sindaco ha espresso “vicinanza” alle forze dell’ordine, alla polizia locale e ai familiari del vigile che, a quanto si è appreso viveva con il fratello. “Credo - ha detto - che nei prossimi giorni troveremo il modo di riflettere perché fatti analoghi non accadano più”. L’assessore alla sicurezza Marco Granelli. ‘’E’ difficile esprimere il dolore per questo tragico evento - ha detto - c’e’ tutta la nostra solidarietà ali familiari dei vigile ucciso". Parole di cordoglio anche dal presidente della Provincia Podestà, dall'assessore regionale alla Sicurezza, Polizia locale e Protezione civile, Romano La Russa. Il presidente della Regione Formigoni: ''Un fatto raccapricciante e tristissimo. Mette i brividi pensare che una persona, un vigile urbano, possa essere stato ammazzato per una discussione o un contrasto di punti di vista''. De Corato parla di "delitto a freddo", Moratti chiede chiarezza. 

 

LA FIDANZATA IN LACRIME ALL'OSPEDALE -  E' arrivata in lacrime all'ospedale Niguarda, accompagnata da due agenti della Polizia locale, la fidanzata del vigile investito da un Suv. La donna, prima di visitare la salma del suo compagno, e' stata per diversi minuti seduta su una sedia della sala d'attesa, visibilmente sotto shock.  Al Niguarda anche il fratello del vigile rimasto ucciso e diversi colleghi - in divisa e non - ancora increduli e
praticamente senza parole. 

 

"UN RAGAZZO D'ORO" - ''Un ragazzo d'oro, un ragazzo serio''. Cosi' uno dei suoi superiori ha definito Niccolo'
Savarino. ''L'ho sentito oggi pomeriggio - ha aggiunto il superiore - prima che andasse a fare servizio nelle scuole''.Savarino, a quanto si e' appreso, era in servizio da una decina d'anni, ultimamente come vigile di quartiere della Bovisasca in coppia con un collega. Abitava con la compagna a Milano, dove vivono anche i fratelli, mentre i genitori starebbero in Sicilia. Proprio dalla Sicilia, il vigile ucciso oggi a Milano e' tornato in questi giorni, rientrando in servizio dopo un periodo di ferie.

 

I COLLEGHI: "PRENDEREMO IL COLPEVOLE" - C'e' rabbia e frustrazione, tra i tanti colleghi. Rabbia per l'efferatezza di un delitto assurdo e frustrazione per un mestiere oramai sempre piu' pericoloso, anche per le reazioni spesso sconsiderate degli automobilisti che ''non esitano a dare in escandescenze o ad assumere atteggiamenti violenti anche per una contravvenzione''. Questa volta pero' la rabbia e' piu' forte: ''lo prenderemo, lo prenderemo'' afferma un collega del Nucleo Radiomobile, il comando di polizia locale specializzato proprio nell'intervenire e nel rintracciare i responsabili di casi come questo:  Investigatori con grande esperienza che da un pezzo di carrozzeria o da un parziale di targa riescono spesso a risalire ai sospetti. ''Non e' possibile andare avanti cosi' pero' - dice un agente - ormai la strada e' una giungla, tra balordi imbottiti di stupefacenti, ubriachi ma anche tante persone ormai al limite della nevrosi, l'aggressivita' sulle strada ha superato il livello di guardia''.

 

SULPM: "LACRIME DI COCCODRILLO DAI POLITICI" - "Da questa classe di politici solo lacrime di coccodrillo per la morte del nostro collega a Milano, a noi della polizia locale non ci hanno voluto riconoscere come categoria a rischio e il Governo Monti ci ha pure tolto la causa di servizio: se quel vigile urbano fosse stato sposato ora alla moglie non avrebbero dato neanche la pensione. Non vogliamo strumentalizzare il nostro dolore, ma ci sentiamo presi in giro due volte. I politici devono tutelarci di piu', altrimenti in queste condizioni sta diventando impossibile poter difendere i cittadini su strada". Cosi' in una nota Alessandro Marchetti, segretario nazionale aggiunto del Sulpm, il Sindacato della polizia locale piu' rappresentativo in Italia.

 

DOMANI VIGILI IN LUTTO - ''Abbiamo chiesto a tutti i vigili della Lombardia, domani, di portare un segno di lutto sui mezzi di servizio o sulle divise per ricordare il collega Niccolo' Savarino barbaramente ucciso questa sera a Milano''. Lo ha detto Daniele Vincini, segretario del Sulpm, il sindacato con il maggior numero di iscritti nella polizia locale di Milano.

''E' pero' necessario anche rivedere l'impostazione dei vigili di quartiere - ha aggiunto Vincini - Non si puo' continuare a pensare che i Vigili possano affrontare il tipo di criminalita' di una metropoli come Milano con questa impostazione. Ad esempio, le biciclette possono essere dei mezzi funzionali nei parchi e nel pieno centro cittadino, dove la concentrazione di agenti di tutte le forze di polizia e' massima, ma in quartieri difficili, come nelle periferie, bisogna rendersi conto che l'esposizione di un vigile e' molto piu' alta''.

Intanto, mentre tra i colleghi ci si divide tra cordoglio e rabbia, decine di agenti e graduati della polizia locale stanno volontariamente rientrando in servizio, soprattutto al Reparto Radiomobile, per mettersi a disposizione per le indagini.